LA SCHERMA
STORIA:
Non è possibile risalire ad una data di origine di questo sport, perché l’uomo è ricorso da sempre all’uso dell’arma per difendersi o per attaccare animali e nemici. Le prime prove certe dell’esistenza della scherma in quanto disciplina codificata risalgono al XII secolo, anche se la scherma in quanto arte è documentata solo dal XV secolo, con la nascita delle scuole di scherma. L’attribuzione dell’ideazione e della diffusione della scherma è attribuita dai francesi agli spagnoli sotto il regno di Carlo V, mentre gli italiani sostengono che essa sia nata come nel nostro paese durante il Rinascimento. Nel corso della storia, la scherma ha subito evoluzioni continue dai tornei d’armi alla sfida utilizzata per risolvere le controversie tra i gentiluomini aristocratici, il cosiddetto “duello d’onore” nato tra il Medioevo e la diffusione delle armi da fuoco nel XVI secolo, e fu proprio per renderla più maneggevole in tali duelli che l’arma fu adattata, resa cioè più leggera tanto da poter essere impugnata con una sola mano. Nel ‘600 si arrivò all’ideazione di una nuova arma, il fioretto, utilizzata in particolare per l’allenamento, ancora più leggera delle precedenti e che presentava una punta ripiegata la cui forma ricordava un fiore. Nel 1909 fu costituita la Federazione Schermistica Italiana, che cambiò il suo nome prima in Confederazione Italiana di Scherma nel 1923 e poi, nel 1933, in Federazione Italiana Scherma, sua attuale denominazione.
ARMI:
La scherma sportiva comprende tre armi:
- Fioretto
- Sciabola
- Spada
FIORETTO:
Il Fioretto è un arma accademica che si compone in due parti: la lama e la guardia. La lama è lunga circa 90 cm. Nel Fioretto la guardia può avere diverse impugnature: italiana,francese e anatomica. La differenza tra queste tre diversi tipi di impugnature è data dal diverso modo di inserire la mano su essa. Il bersaglio del fioretto è costituito da un giubbetto conduttivo di tessuto metallico che ricopre tutta la zona del tronco, ovvero torace, addome, fianchi, schiena e da agosto 2008, grazie alla maschera, anche la zona al di sotto del mento; tutte le altre zone del corpo sono coperte dalla sola divisa bianca in tessuto elastico e costituiscono bersaglio non valido. Questa limitazione del bersaglio è retaggio dell’origine della scherma di fioretto. Il giubbetto conduttivo e il fioretto sono collegati tramite un cavo a un apparecchio che segnala, con suono e luci di diverso colore, l’impatto della punta del fioretto sull’avversario. Il cavo conduttore viene infilato, attraverso la manica della mano armata, all’interno della divisa dello schermitore: per questo motivo è detto “passante”. A seconda del colore della luce l’arbitro può stabilire se lo schermitore ha toccato l’avversario in bersaglio valido o non valido.
SCIABOLA:
La sciabola è un’arma usata nella scherma con cui si può colpire di taglio,controtaglio e punta. Come il fioretto e la spada, anche la sciabola si compone ugualmente della lama e della guardia. La lama la cui lunghezza deve essere minore di 880 mm e la guardia che è composta da 3 parti:la coccia che serve a proteggere la mano,l’impugnatura (manico) e infine il pomolo(bottone)che permette di tenere unite le varie parti. La sciabola è l’arma di attacco per eccellenza, molto veloce e istintiva.Lo sciabolatore deve avere un’ottima resistenza fisica e grande mobilità nelle gambe; deve avere inoltre il pregio di riuscire a riflettere in tempi rapidissimi sulle proprie azioni e naturalmente su quelle dell’avversario. Il bersaglio della sciabola è costituito dal busto, braccia e testa; la maschera protettiva per il volto è di materiale conduttivo. La sciabola, come il fioretto, è un’arma convenzionale quindi nel caso in cui due avversari si tocchino contemporaneamente il punto va a chi ha la ragione,si ha la ragione quando si è il primo ad aver portato l’attacco.
SPADA:
La spada è un’arma di sola punta e non convenzionale è lunga 110 cm e pesa circa 770 grammi. La punta, tonda, presenta all’estremità un bottone, il quale serve per segnare che una stoccata è stata portata. La coccia è semisferica. Le stoccate portate vengono segnalate dalla spada grazie alla chiusura di un circuito elettrico. Il filo che corre lungo la lama collega la punta ad una presa messa all’interno della coccia, in fianco all’impugnatura; ogni tiratore collega un secondo filo elettrico alla presa di coccia e, dall’altra parte, a un rullo, a sua volta collegato con l’apparecchio segna-stoccate. Quando la punta tocca una qualunque superficie, il bottone, schiacciandosi, chiude il circuito ed invia un segnale all’apparecchio, che accende una luce colorata dalla parte del tiratore che ha colpito. La coccia, la lama, l’impugnatura e la pedana sono elettricamente collegate a massa in modo che solo i colpi sferrati sul corpo vengano segnalati. Il bersaglio della spada è tutto il corpo. Non esiste un diritto di priorità. Ciò significa che,a differenza che nel fioretto e nella sciabola,nella spada l’azione schermistica non è soggetta a ricostruzione dell’arbitro. In pratica, se i due atleti partono in attacco contemporaneamente e mettono entrambi la stoccata, viene dato un punto a tutti e due. Assenza di convenzioni e regola del colpo doppio fanno sì che la scherma sportiva di spada sia quella che più si avvicina alle reali condizioni di un duello. L’arbitro è dotato di tre cartellini colorati: uno giallo, per segnalare un comportamento scorretto di uno dei due schermidori; uno rosso, per aumentare di un punto l’avversario dello schermidore al quale è stata inflitta la sanzione; uno nero, per la totale squalifica dello schermidore. Il combattimento viene denominato Assalto e dura tre minuti nelle fasi iniziali delle competizioni dove la suddivisione degli assalti è definita in gironi all’italiana.
ITALIANI NELLA SCHEMA IERI E OGGI:
Nella scherma a livello internazionale l’Italia ha avuto da sempre numerosi successi soprattutto in questo ultimo periodo: a livello femminile Valentina Vezzali ha vinto tre delle ultime cinque edizioni dei campionati internazionali, anche a squadre l’Italia ha avuto molti successi in questi ultimi anni con tre medaglie d’oro e una di bronzo a Pechino 2008. A livello maschile Daniele Garozzo ha vinto la medaglia d’oro all’ultima olimpiade, che l’Italia non vinceva dall’1996. A squadre l’Italia ha vinto in totale sette medaglie d’oro, cinque d’argento e uno di bronzo. In questi ultimi anni anche a livello paralimpico l’ Italia ha avuto successi soprattutto con la giovane Beatrice Vio che ha partecipato alle ultime edizioni conquistando sempre l’oro sia a livello individuale che di squadra .
AUTORI: Tiberi Pietro, Matteo Billi.