Il Rugby

Di Riccardo Ippolito, Duccio Bivignanelli

Il rugby è uno sport di squadra, si gioca quindici contro quindici. Al suo interno si trova la difesa e l’attacco. Difesa e attacco si scambiano in base al possesso della palla. Per fare punto si deve schiacciare il pallone ovale nella meta e dopo averla schiacciata si ha un calcio a disposizione, se si segna il calcio in mezzo ai pali si ottengono 7 punti se invece si segna solo la meta se ne ottengono 5. per fermare gli avversari con la palla si deve placcare quindi cinturare le gambe dell’avversario con le mani e buttarlo in terra. una volta che l’avversario è a terra si forma un punto di incontro dove altri giocatori a sua volta andranno a liberare il pallone dalle minacce. Per arrivare alla meta insieme ai propri compagni la palla va passata sempre ed obbligatoriamente indietro. Se la palla viene passata involontariamente in avanti si ottiene una mischia per gli avversari. Ogni squadra ha i suoi 8 giocatori della mischia che solitamente sono i più grossi della squadra. Durante la mischia i giocatori si incastrano tra loro e il mediano che ogni squadra ha introduce il pallone all’interno. Gli 8 giocatori di entrambe le squadre devono spingere per riuscire a conquistare il pallone. Quando il pallone verrà conquistato e sarà pronto pronto per essere passato il mediano andrà infondo alla mischia e la passerà ai tre quarti.

I tre quarti sono i giocatori più veloci e spesso più piccoli fisicamente rispetto a quelli della mischia. Essi hanno il principale ruolo di correre e portare la palla in meta . i tre quarti vanno dal numero 9 fino al 15.

LE ORIGINI DEL RUGBY

L’origine del rugby risale alla prima metà del diciannovesimo secolo in Inghilterra, e la sua nascita è avvolta in una certa leggenda. La storia più conosciuta riguarda un episodio accaduto nel 1823 presso la Scuola di Rugby, una delle istituzioni educative più celebri del paese. Si racconta che durante una partita di calcio, un giovane studente di nome William Webb Ellis, infrangendo le regole del gioco, prese la palla con le mani e corse verso la porta avversaria. Questo gesto, che avrebbe dovuto essere punito, è considerato il punto di partenza del rugby, anche se non vi sono prove concrete che questo episodio sia effettivamente accaduto come descritto.

Tuttavia, è certo che nel contesto della Scuola di Rugby si sviluppò una forma di gioco che era diversa dal calcio tradizionale, utilizzando le mani per trasportare la palla. Nel corso degli anni, questa pratica si diffuse tra le scuole e le università inglesi, con diverse varianti di regole.

Nel 1863, quando fu fondata la Football Association che definì il calcio moderno, i giocatori che preferivano l’uso delle mani si separarono, dando vita alla creazione del Rugby Football Club. Le prime regole formali del rugby furono redatte nel 1864 e, successivamente, nel 1871 venne fondata la Rugby Football Union, che stabilì un insieme di regole che consolidarono il rugby come sport distintivo.

La diffusione del rugby avvenne rapidamente in altri paesi, come la Francia e l’Australia, dove si svilupparono varianti del gioco, inclusi il rugby a 15 e il rugby a 7, creando la base per l’espansione globale dello sport.

Oggi, il rugby è uno degli sport più amati al mondo, con competizioni internazionali prestigiose come la Coppa del Mondo di Rugby, che dal 1987 si svolge ogni quattro anni, riunendo le migliori squadre del mondo.

stadio di Twickenham (Inghilterra)

IL RUGBY E L’APARTHEID

L’apartheid è il termine che definisce la politica di segregazione razziale istituita dal governo di etnia bianca del Sudafrica nel secondo dopoguerra, rimasta in vigore fino al 1993.

Dopo quell’avvenimento c’era grande differenza tra gli uomini bianchi e quelli di colore. gli uomini di colore non avevano più diritti ad esempio non potevano più sposarsi con persone bianche, molti persero il lavoro e quelli che non lo persero per andare semplicemente al bagno o al bar dovevano percorrere kilometri a piedi perché secondo la stupida mentalità di coloro che erano al comando del paese le persone di colore erano inferiori a quelle bianche in tutto e per non si sa quale motivo.

Una persona che contribuì moltissimo alla lotta contro l’apartheid fu il presidente del sud Africa Nelson Mandela che ottenne il potere dal Luglio 1991 al Dicembre 1999. Esso infatti tendette a far riavvicinare le persone bianche a quelle di colore. Anche il rugby aiutò in questo riavvicinamento. infatti durante la finale del mondiale svoltasi in Sud Africa nel 1995 si scontrarono nuova Zelanda e sud Africa. Fino a prima il rugby era visto solo come sport per i bianchi. Nelson Mandela, il nuovo presidente del Sud Africa, ha svolto un ruolo chiave nell’utilizzare il rugby come mezzo per rafforzare l’unità nazionale. la partita finì 15 a 12 per il sud Africa. Durante la consegna del trofeo Mandela è apparso con indosso la maglia della squadra sudafricana, il numero 6 dell’iconico giocatore Françpeva solo che entrambe le fazioni avrebbero dato tutte se stesse per ottenerla. Durante gli ultimi minuois Pienaar, un gesto molto simbolico che ha lasciato il segno ed è stato visto come un atto di riconciliazione tra le comunità bianche e nere del Paese.

I CAMPIONI DEL MONDO

I detentori del titolo mondiale attualmente è la nazionale del sud Africa, durante l’ultimo mondiale svolto nel 2023 battendo la nuova Zelanda per 12 a 11. Fu una partita molto impegnativa e combattuta, fino all’ultimo secondo non si sapeva chi avrebbe portato a casa la coppa, si sapeva solo che entrambe le fazioni avrebbero dato tutte se stesse per ottenerla. Durante gli ultimi minuti di gioco venne assegnato un calcio di punizione importantissimo per la nuova Zelanda, sarebbe stato il vero e proprio biglietto vincente che gli avrebbe permesso di riottenere quello che avevano già preso nel 2015, quella che sarebbe stata la gioia per tutti i cittadini neo Zelandesi. Il compito più importante della partita venne assegnato a Jordie Barret, abilissimo calciatore e consiederato uno dei giocatori più forti attualmente nel mondo del rugby. Sarebbe stato un gioco da ragazzi per un giocatore del genere mettere a segno quel calcio.

Egli prese la rincorsa rivolto verso i pali, fece dei bei respiri per cercare di calmarsi essendo un momento di estrema tensione e anche uno dei momenti più importanti della sua carriera. Dopo questi passaggi importantissimi per un giocatore prese e iniziò a correre per calciare, senza pensarci troppo calciò. egli sferrò un calcio estremamente potente ma anche impreciso, questo errore lo commise non perche non fosse in grado ti metterla ma perche per la pressione e l’ansia di sbagliare lo portarono all’errore. molte partite importanti infatti vengono perse per questo motivo, perche i giocatori non sono pronti mentalmente per giocare partite di quello spessore.

IL RUGBY IN ITALIA

In italia il rugby viene molto trascurato ed è molto in secondo piano rispetto al calcio e ad altri, infatti ci sono pochissime squadre di rugby rispetto al calcio. Ci sono solo 90.000 persone a praticarlo a differenza del regno unito dove è uno degli sport più praticati.

IL SEI NAZIONI

Il sei nazioni è una competizione che si svolge una volta all’anno proprio nel periodo di febbraio, durante questa competizione si affrontano Irlanda, Italia, Francia, Galles, Inghilterra e Scozia in una sfida per cercare di conquistarsi il primo posto sul podio. L’Italia non ha mai vinto un sei nazioni, ma ha vinto molti cucchiai di legno, essi si ottengono arrivando ultimi nella competizione.

Il miglior sei nazioni che l’Italia abbia mai giocato fu quello dello scorso anno dove l’Italia battiede la Scozia e il Galles. Per poco inoltre non sconfisse la Francia perche pareggiammo 13 a 13 dopo aver preso palo nel calcio di punizione.