Una giornata inaspettata

di Riccardo Ippolito, Prabjot Singh.

Era un normalissimo Mercoledì di scuola come tanti altri, la scuola era ricominciata da poco ed eravamo appena tornati dalle vacanze di Natale, ci trovavamo tutti fuori ad aspettare che suonasse la campanella, era una giornata abbastanza fredda, appena suonata la campanella notammo che c’era qualcosa che non andava.

All’interno della scuola mancava la luce e di conseguenza i termosifoni non funzionavano, la temperatura all’interno era molto bassa. Noi alunni eravamo molto contenti perchè speravamo che gli insegnanti non avrebbero svolto la lezione e noi alunni stavamo sperando l’avviso di un’uscita anticipata.

La luce era saltata in tutta la scuola, le scale erano avvolte dal buio totale. Le collaboratrici scolastiche, armate di torce, si muovevano freneticamente su e giù per le scale cercando di illuminare il percorso. Le ombre danzavano sui muri ogni passo risuonava nell’aria e creava un’atmosfera quasi da film horror.

scuola Itis Galileo Galieli Arezzo Pionta
sede pionta dell’itis di arezzo

Verso le 10  a causa del freddo, alcuni alunni, di propria iniziativa, hanno iniziato a chiamare i propri genitori per farsi venire a prendere, poi dopo mezz’ora il vicepreside e il preside hanno iniziato ad andare nelle classi per comunicare agli studenti che l’Enel aveva avuto un guasto al quadro tecnico e che fino al giorno successivo la corrente non sarebbe stata erogata, di conseguenza gli alunni sarebbero stati autorizzati a chiamare casa. Piano piano la scuola ha iniziato a svuotarsi e alcuni alunni all’uscita si sono riuniti per andare a fare colazione, mentre altri ritornavano a casa allegri, in conclusione quella è stata una vera e propria giornata di festa e di riposo per tutti sia per gli alunni che per i professori. 

Poi purtroppo nel pomeriggio è arrivata una comunicazione, il problema era che annunciava il rientro Giovedì. 

Il giorno seguente a malincuore tutti gli studenti si sono presentati nel viale pronti per il suono della campanella. Da quel giorno tutti gli studenti sperano che una giornata così euforica e divertente accada di nuovo.