Napoleone
Di Cristian Bondi, Paolo Cabri, Samuele Albiani, Niccolò Rosadini, Federico Bracciali,
Riccardo Nocentini.
INDICE
• Capitolo 1 Il destino del monarca francese: Napoleone Bonaparte
• Capitolo 2 Politica interna di Napoleone Bonaparte: riforme e centralizzazione dello stato
• Capitolo 3 Politica estera di Napoleone: Espansione e conflitto in Europa
• Capitolo 4 Imprese generali di Napoleone: La forza dell’organizzazione militare francese
• Capitolo 5 Morte di un conquistatore: il declino finale di Napoleone
IL DESTINO DEL MONARCA FRANCESE
Napoleone Bonaparte è stato uno dei personaggi più importanti e influenti della storia europea. Nato in Corsica nel 1769, ha fatto carriera nell’esercito francese e ha raggiunto il grado di generale durante la
rivoluzione francese. Nel 1799, ha preso il potere in Francia con un colpo di stato e si è proclamato primo
console. Nel 1804, si è fatto incoronare imperatore dei francesi.
Dal punto di vista politico, Napoleone ha cercato di espandere il potere francese in tutta Europa. Ha conquistato gran parte del continente, ma ha incontrato la resistenza di molte nazioni, tra cui il
Regno Unito e la Russia, dopo ciò Napoleone fu esiliato per ben 2 volte, la prima neo isola d’Elba, da
cui però riuscì a scappare, e la seconda a Sant’Elena dove morì per un tumore allo stomaco. Ha inoltre introdotto molte riforme in Francia, tra cui la creazione di un sistema di istruzione pubblica e la codificazione delle leggi. Napoleone si è sposò due volte: la prima con Joséphine de Beauharnais, che però non gli ha dato eredi, e la seconda con Maria Luisa d’Austria, da cui ha avuto un figlio, Napoleone II. Ha inoltre avuto diversi figli illegittimi da altre donne.
L’educazione di Napoleone fu curata dal padre Carlo Bonaparte, un nobile corso che aveva studiato legge a Pisa, inoltre grazie al titolo nobiliare ottenuto in toscana Carlo poté iscriversi al libro della nobiltà in Corsica.
Napoleone studiò in una scuola religiosa a
Brienne-le-Château, dove mostrò un
grande interesse per la matematica e la
storia. Successivamente, frequentò l’École
Militaire di Parigi, dove si distinse per la
sua abilità militare tanto che a solo sedici
anni divenne sottotenente e
successivamente allo scoppio della
rivoluzione divenne ufficiale.
Le ambizioni di Napoleone erano grandi
fin dall’inizio della sua carriera. Voleva
diventare un grande leader militare e
politico, e desiderava creare un impero
francese che potesse competere con le
grandi potenze europee dell’epoca. Inoltre,
era convinto che la Francia avesse il
dovere di diffondere i suoi ideali
rivoluzionari in tutta Europa.
Le ideologie di Napoleone erano influenzate dalla rivoluzione francese e dalla sua esperienza militare. Credeva nella meritocrazia e nel potere dell’individuo di
raggiungere il successo grazie al proprio talento. Inoltre, era convinto della necessità di una forte leadership per governare efficacemente un paese. Tuttavia, le sue ideologie erano spesso
contraddittorie, poiché cercava di conciliare gli ideali rivoluzionari con la creazione di un impero autoritario e centralizzato.
Politica interna di Napoleone Bonaparte: riforme e centralizzazione dello stato
Napoleone Bonaparte, durante il suo regno portò avanti una serie di riforme e politiche interne che cambiarono profondamente la Francia. Uno dei suoi maggiori contributi fu la creazione del Codice Napoleonico, un insieme di leggi che uniformavano il complesso sistema di giurisprudenza francese dell’epoca, che era basato su leggi locali e consuetudini. Il Codice Napoleonico, che entrò in vigore nel 1804, influenzò in modo significativo i sistemi giuridici di molti altri paesi. Tra i provvedimenti adottati vi furono:-la soppressione della libertà di stampa;-l’abolizione delle assemblee locali elettive, sostituite dai prefetti di nomina governativa;-la riforma del sistema giudiziario, con la nomina dei magistrati da parte del governo;-la riforma del sistema scolastico: l’istruzione elementare fu affidata nuovamente al clero, mentre lo Stato si occupava delle scuole superiori (creazione dei Licei).Il Codice civile consentì alla Francia e agli altri paesi sotto influenza francese di avere una legislazione sicura e chiara, valida su tutto il territorio nazionale. Esso tutelava l’uguaglianza dei cittadini di fronte alla legge, il carattere assoluto e inviolabile della proprietà privata, la libera iniziativa economica.
Napoleone cercò anche di riformare l’economia interna della Francia, In particolare, le politiche economiche di Napoleone si concentrarono sulla modernizzazione e lo sviluppo dell’industria e delle infrastrutture, sulla riduzione delle barriere commerciali interne e sulla promozione del commercio estero. Napoleone favorì lo sviluppo dell’industria francese attraverso la riduzione dei dazi doganali sulle materie prime e sulla tecnologia importata, il sostegno finanziario e tecnico alle imprese, e l’adozione di nuove tecnologie e metodi di produzione. Inoltre, promosse la costruzione di nuove infrastrutture, come strade, canali e ponti, per migliorare il trasporto di merci e persone e agevolare lo sviluppo dell’industria e del commercio. Per quanto riguarda il commercio internazionale, Napoleone cercò di ridurre le barriere commerciali interne in Francia attraverso l’unificazione delle leggi commerciali. Tuttavia, le politiche economiche di Napoleone furono anche caratterizzate da alcune limitazioni e inefficienze, come il controllo statale eccessivo sull’industria e sulla finanza, la mancanza di un sistema bancario moderno e l’uso di tariffe doganali.
La Restaurazione napoleonica si riferisce al periodo in cui Napoleone Bonaparte fu nuovamente al potere dopo il suo esilio sull’isola d’Elba nel 1815. Questo periodo fu breve e durò solo 100 giorni, dal suo ritorno in Francia il 1º marzo 1815 fino alla sua sconfitta definitiva nella battaglia di Waterloo il 18 giugno 1815. Durante la Restaurazione, Napoleone cercò di ristabilire il suo regime imperiale in Francia e, nonostante l’opposizione di alcuni settori della società, riuscì ad ottenere il sostegno di molte persone, in particolare di coloro che erano stanchi della politica conservatrice dei Borboni. Tuttavia, la Restaurazione napoleonica fu breve e fallì a causa della resistenza delle potenze europee, che si coalizzarono contro Napoleone e lo sconfissero nella battaglia di Waterloo, ponendo fine definitivamente al suo potere e al suo sogno di un’Europa unificata sotto il suo comando. In seguito alla sconfitta di Napoleone, i Borboni furono nuovamente ristabiliti al potere in Francia e furono introdotte misure conservative per restaurare l’ordine e la stabilità nella società francese. Questo periodo fu segnato dal ritorno alla monarchia assoluta e dalla repressione politica e sociale, che portò alla nascita di nuovi movimenti rivoluzionari e alla crescita dell’opposizione alla monarchia. Dopo la sconfitta di Napoleone e la restaurazione della monarchia borbonica, molte delle riforme e delle politiche introdotte durante il suo regno furono abrogate o limitate. Infine, per quanto riguarda l’istruzione, Napoleone istituì numerose scuole, sia pubbliche che private, per diffondere l’istruzione tra la popolazione francese. Inoltre, fondò l’Università di Francia, per garantire un sistema educativo centralizzato e uniforme su tutto il territorio nazionale. Anche in questo caso, le riforme di Napoleone ebbero un impatto duraturo sulla Francia e influenzarono la crescita dell’istruzione in altri paesi europei.
Politica estera di Napoleone: Espansione e conflitto in Europa
Matrimonio con Maria Luisa:
Il matrimonio tra Napoleone Bonaparte e Maria Luisa d’Asburgo può essere definito come un matrimonio di convenienza, principalmente per due motivi: il primo è la carica nobiliare che egli ha assunto sposando la figlia di un regio, il secondo è sicuramente la convenienza che ne deriva nei rapporti tra Francia e Austria, infatti facendo ciò si è assicurato la pace e il controllo, seppur solo parziale, di un altro stato senza dover ricorrere a una campagna
bellica.
Blocco continentale
Il blocco continentale consiste nel divieto di attracco delle navi inglesi nelle coste dell’impero
francese, comincia il 21 Novembre del 1806 con il trattato di Berlino. Napoleone costituendo questo
“blocco” ha l’obiettivo di escludere l’Inghilterra dall’economia internazionale, così da non arricchire
la principale monarchia nemica e concorrente di quella francese. La strategia consisteva nel limitare
il più possibile l’economia estera inglese, così da costringerla all’interno dello stato e di conseguenza
diminuire i rapporti tra Inghilterra e Europa, successivamente, ad alimentare ancora di più la
segregazione inglese, è la decisione di Napoleone di proibire i rapporti di corrispondenza postale e
più in generale, tutti i rapporti tra cittadini francesi e sudditi inglesi, disponendo l’arresto e la confisca
dei beni di questi ultimi nel caso si trovassero in territorio francese.
Stati satelliti
Nonostante Napoleone disponesse già di un enorme potere e controllo su gran parte dell’Europa la sua mira espansionistica non si è mai allietata, infatti oltre a conquistare veri e propri stati riesce ad instaurare monarchie satelliti in diversi territori tra cui anche l’Italia a capo delle quali nomina suoi parenti così da assicurarsi il pieno controllo senza dover essere fisicamente presente. Partendo proprio dall’Italia, con la sua seconda Campagna riesce ad ottenere il controllo del regno di Napoli, precisamente il 15 Febbraio del 1806 Giuseppe Bonaparte ottiene il controllo di Napoli e pochi anni dopo nel 1815 diventa capo del Regno delle due Sicilie. Al fratello Gerolamo, nel 1807 affida il controllo del regno di Vestfalia e il gran Ducato di Varsavia.
Imprese generali di Napoleone: La forza dell’organizzazione militare francese
Il colpo di stato che lo ha portato al potere in Francia nel 1799 noto come il colpo di stato del 18 brumaio, il quale ha visto Napoleone rovesciare il Direttorio e instaurare il suo regime, noto come il Consolato. Il colpo di stato è stato effettuato con l’aiuto di un gruppo di militari e di politici, tra cui il fratello di Napoleone, Luciano Bonaparte. Il colpo di stato ha segnato l’inizio della carriera politica di Napoleone e l’avvio di un periodo di stabilità politica in Francia. Napoleone Bonaparte aveva diverse motivazioni per la sua campagna di espansione coloniale. In primo luogo, desiderava aumentare l’influenza della Francia in tutto il mondo, creando un impero coloniale francese che potesse competere con le altre potenze europee. Questo avrebbe anche fornito alla Francia una maggiore sicurezza economica e militare. In secondo luogo, Napoleone aveva bisogno di risorse finanziarie per finanziare le sue ambizioni politiche ed economiche in Europa. La creazione di un impero coloniale avrebbe fornito alla Francia nuove fonti di materie prime, mercati per le esportazioni e nuove fonti di ricchezza.
In terzo luogo, Napoleone vedeva l’espansione coloniale come un modo per promuovere la cultura francese e la lingua francese in tutto il mondo. Sperava di creare una Francia globale che potesse esercitare un’influenza culturale e intellettuale su tutti i continenti. Infine, per Napoleone l’espansione coloniale era anche una questione di prestigio personale. Voleva essere visto come un grande conquistatore e un leader globale, e l’espansione coloniale gli avrebbe dato l’opportunità di dimostrare la sua grandezza come comandante militare e come statista. In sintesi, le motivazioni di Napoleone per la sua campagna di espansione coloniale erano molteplici e complesse, che spaziavano dalle ragioni politiche ed economiche a quelle culturali e personali. Napoleone aveva una visione ambiziosa per la Francia e il suo impero, che includeva anche l’espansione coloniale. Durante il suo regno, Napoleone cercò di estendere l’influenza francese in America del Nord, in Africa e in Asia.
Uno dei suoi progetti coloniali più noti fu l’acquisto della Louisiana dal governo spagnolo nel 1803. La Louisiana era un vasto territorio che si estendeva dal Golfo del Messico alle Montagne Rocciose, e con questo acquisto Napoleone sperava di creare una base per l’espansione francese in America del Nord. Tuttavia, poco dopo l’acquisto, Napoleone decise di vendere la Louisiana agli Stati Uniti, probabilmente per motivi finanziari. Napoleone tentò anche di stabilire una presenza francese in Egitto, dove inviò un’armata nel 1798. L’obiettivo era di interrompere il commercio britannico con l’India e di creare un impero coloniale francese in Medio Oriente. Tuttavia, l’impresa si rivelò un fallimento, in gran parte a causa della sconfitta della flotta francese nella Battaglia di Abukir e dell’incapacità dell’esercito francese di sconfiggere le forze britanniche e ottomane. Inoltre, Napoleone cercò di stabilire una presenza francese in Africa, in particolare in Algeria. Nel 1830, le forze francesi invasero l’Algeria e iniziò la colonizzazione francese del paese. Questo portò alla creazione dell’Algeria francese, che durò fino al 1962. In sintesi, il progetto coloniale di Napoleone fu ambizioso ma in gran parte fallimentare. Tuttavia, le sue azioni hanno avuto un impatto duraturo sulla storia e sulla geopolitica mondiale.
Morte di un conquistatore: il declino finale di Napoleone
La campagna di Russia di Napoleone (24 giugno 1812 – 14 dicembre 1812), anche nota come la Grande Armata, fu un’operazione militare condotta dall’esercito francese nel 1812 per invadere l’Impero russo. L’obiettivo era quello di sconfiggere l’esercito russo e conquistare Mosca. Napoleone raggiunse Mosca e la conquistò nella battaglia di Borodino nel settembre del 1812 ma trovò la città vuota e abbandonata e data alle fiamme dai suoi abitanti. Dopo aver atteso invano una proposta di pace dallo zar Alessandro I, Napoleone decise di ritirarsi dalla Russia. La ritirata si rivelò ancora più disastrosa dell’avanzata. Poco dopo nel 1813 ci fu la battaglia di Lipsia nei pressi della Germania che si rivelò un altro disastro per Napoleone.
L’esercito francese subì pesanti perdite e Napoleone fu costretto a ritirarsi in Francia, dove avrebbe affrontato ulteriori sconfitte fino alla sua abdicazione nel 1814.
Dopo l’abdicazione Napoleone In base ai termini del Trattato di Fontainebleau fu esiliato all’isola d’Elba, un’isola italiana nel mar Tirreno. Napoleone arrivò a Portoferraio, la città principale dell’isola d’Elba, il 4 maggio 1814. Durante il suo esilio di dieci mesi sull’isola, Napoleone mantenne il titolo di “Imperatore” e governò l’isola con una corte ridotta e un esercito personale di circa 1.000 uomini. Durante questo periodo, Napoleone cercò di migliorare l’economia dell’isola attraverso la promozione dell’agricoltura e del commercio. Tuttavia, la pace dell’esilio si rivelò breve. Nel febbraio 1815, Napoleone fuggì dall’isola d’Elba e tornò in Francia con l’intenzione di riprendere il trono. Il 1° marzo con un piccolo esercito Napoleone sbarcò in Francia dove emanò due proclami, uno al Popolo di Francia e uno all’esercito. Il 18 Marzo Napoleone entrò a Parigi alla testa di circa 100.000 uomini, mentre il re e la sua corte fuggivano. Il 25 marzo Inghilterra, Russia, Austria e Prussia diedero vita alla Settima coalizione, a cui in seguito si unirono quasi tutti gli Stati d’Europa, con l’intento di sconfiggere definitivamente Napoleone.
L’imperatore sperava di poter infliggere una rapida e schiacciante sconfitta agli eserciti nemici colti di sorpresa in Belgio, dove all’inizio l’Armata francese colse due vittorie negli scontri di Quatre-Bras e Ligny. Ma alla fine Napoleone venne sconfitto definitivamente nella battaglia di Waterloo, combattuta il 18 giugno 1815. Dopo una serie di scontri intensi, l’esercito francese subì una sconfitta decisiva, ponendo fine alla carriera militare di Napoleone e al suo tentativo di riconquistare l’Europa. Napoleone, una volta catturato dalle forze britanniche, fu esiliato nell’isola di Sant’Elena, un’isola remota nell’Oceano Atlantico, dove visse sotto sorveglianza britannica. Durante il suo esilio, Napoleone scrisse le sue memorie e trascorse gran parte del tempo a leggere e a discutere di politica con i suoi seguaci più fedeli. Tuttavia, la sua salute peggiorò rapidamente e morì all’età di 51 anni a causa di un cancro allo stomaco nel 1821.