Regina Vittoria ed epoca Vittoriana

Di Bivignani Lorenzo, Ercolani Francesca, Zappulo Elena e Buraglini Teresa.

La regina Vittoria regnò sulla Gran Bretagna dal 1837 al 1901 per un totale 63 anni: un record battuto soltanto da Elisabetta II. Vittoria fu una delle donne più importanti del XIX secolo, ed è tuttora ricordata come il simbolo della Gran Bretagna.

BIOGRAFIA E STORIA DELLA REGINA VITTORIA

La futura regina Vittoria nasce nel 1819 come Alexandrina Victoria e cresce a Kensington Palace, dove viene educata in modo estremamente rigido: non viene mai lasciata sola, e deve condividere la propria stanza con sua madre, la principessa tedesca Vittoria Maria Luisa. Suo padre Edoardo, quarto figlio di re Giorgio III, muore quando la futura regina ha soltanto otto mesi. Fin da subito, Vittoria è destinata alla corona, perché nessuno dei suoi cugini riesce a superare l’infanzia. L’incoronazione della regina Vittoria avverrà nel 1837, soltanto pochi giorni dopo il suo diciottesimo compleanno: quel giorno la ragazza indossa abiti di raso bianco e velluto rosso. Nonostante qualche piccolo imprevisto – l’Arcivescovo di Canterbury le infila un anello nel dito sbagliato, ed occorre circa un’ora per toglierlo-, al termine dell’infinita cerimonia (che dura cinque ore), l’Inghilterra ha una nuova regina. Subito dopo l’incoronazione, Vittoria si trasferisce a Buckingham Palace, dove smette finalmente di condividere una stanza con sua madre: inizia così l’Età Vittoriana.

Nel 1839 la regina Vittoria conosce il suo futuro marito, Alberto di Sassonia-Coburgo-Gotha, principe tedesco. Il matrimonio avrà luogo nel 1840, e Vittoria indosserà un memorabile abito bianco destinato a fare scuola: la tradizione dell’abito bianco per le spose nasce infatti con questo matrimonio. La relazione tra Vittoria e Alberto, che morirà nel 1861, sarà passionale e sincera.  

Sotto il lungo regno della regina Vittoria, che va dal 1837 al 1901, ci sono stati cambiamenti epocali in campo culturale, industriale e scientifico: per questo motivo si parla di Età Vittoriana. Intorno alla metà dell’Ottocento il Regno Unito è una delle maggiori potenze del mondo per una serie di ragioni:

  • Possiede un vasto impero coloniale in via di espansione
  • La metà dei cittadini attivi lavorano nell’industria
  • La rete ferroviaria è la più sviluppata al mondo
  • La metà del ferro e i due terzi del carbone del mondo intero sono prodotti nel Regno Unito
  • La popolazione è tra le più alfabetizzate al mondo
  • La sua flotta mercantile è la più grande d’Europa
  • Le istituzioni politiche del sistema britannico sono tra le più avanzate d’ Europa

Sin dall’inizio del regno della regina Vittoria, il parlamento Britannico è il principale arbitro della politica nazionale: qualsiasi decisione deve essere approvata dal parlamento, mentre al sovrano è destinato un ruolo essenzialmente simbolico. La regina Vittoria è una sorta di simbolo, una personificazione della nazione, ma a governare è il parlamento e le sue due camere: la Camera Alta o Camera dei Lords: riservata ai nobili e agli ecclesiastici. Ci si entrava per diritto di nascita o per nomina regia, mentre nella Camera Bassa, o Camera dei Comuni erano presenti membri eletti dalla comunità.

MATRIMONIO E MATERNITÀ IN EPOCA VITTORIANA

Il matrimonio

Nell’epoca vittoriana con il matrimonio le donne perdevano dei diritti: secondo la legge automaticamente le proprietà fisiche, tranne quella terriera, erano controllate dal marito, come i beni e i guadagni. Ovviamente una buona caratteristica in una fanciulla che aspirava ad avere un marito, era avere una famiglia ricca e appartenente ad un’alta classe sociale e soprattutto le donne nobili, che desideravano sposarsi, si mostravano sempre educate, gentili ed eleganti senza eccessi. I matrimoni per amore non esistevano quasi mai tra le classi sociali più nobili, perché c’era molto interesse per i soldi, le proprietà e il patrimonio. In epoca vittoriana la dote era formata da denaro, terreni, bestiame e beni di vario genere. Certe cerimonie venivano svolte quando i futuri sposi erano ancora piccoli, come se venisse già “stipulato” un contratto vincolante sin da bambini. Esistevano i matrimoni misti, tra borghesi e nobili, ma anche i matrimoni per amore, soprattutto tra persone appartenenti alle classi sociali più basse dove c’era meno l’interesse per i soldi ed erano poco comuni i matrimoni per convenienza .Spesso veniva scelto Giugno, come mese in cui sposarsi, perché era il mese di Giunone, dea della famiglia per tradizione Romana. Tra le scoperte è stato ritrovato l’anello nuziale della regina Vittoria, che è a forma di serpente, in riconoscimento del suo amore per Albert. I due serpenti con gli zaffiri, che si incrociano, rappresentano la reciproca comunione d’amore.

Emily Blunt interpreta la Regina Vittoria

Una delle famosissime ed immutate tradizioni vittoriane che sono pervenute fino ai nostri giorni è l’abito bianco. A lanciare la moda della sposa in bianco fu la Regina Vittoria, che scelse un vestito chiaro per potervi incorporare un pizzo a cui teneva particolarmente.

Alcune tradizioni di epoca vittoriana che riguardano il matrimonio sono: L’anello: in epoca vittoriana andava rigorosamente infilato al terzo dito della mano sinistra.Il bouquet: in epoca vittoriana lanciare il bouquet non era previsto. Al termine del ricevimento, la sposa donava un fiore del proprio bouquet a ciascuna delle sue damigelle. Gli charms: una tradizione di epoca vittoriana voleva che alcuni charms,solitamente legati a un nastrino di seta, venissero messi nella torta nuziale al momento della preparazione dell’impasto.

Nel film “The young Victoria”, del 2009 diretto da Jean-Marc Vallée, l’attrice Emily Blunt, interpreta il ruolo della Regina Vittoria e nell’immagine é raffigurata la Regina vestita con l’abito da sposa bianco.

La maternità’
Nonostante la gravidanza fosse considerato un periodo imbarazzante, che richiedeva alle donne un certo ritiro dalla vita sociale, era come oggi un periodo denso di emozioni e di paure; molti aspetti della gravidanza, come l’alimentazione delle donne gravide, delle malattie o di certe sostanze che potevano portare danni al feto, erano ancora più legati alla superstizione che a vere conoscenze mediche. Nelle campagne le mamme avevano poco tempo per accudire la prole, ma il primo mese era così critico che tutto il nucleo familiare si occupava d’aiutare madre e bambino.In campagna e in città, i primi nove giorni erano di assoluto riposo per la partoriente: a letto,senza visite, senza sforzi.In città le madri lavoratrici erano quelle che maggiormente soffrivano e si dovevano adattare: spesso si dovevano appoggiare a vicine o portare il neonato al lavoro.
Un’altra curiosita’ è che nel 1889, durante l’epoca vittoriana, nacque la prima carrozzina fatta dall’architetto William Kent per il duca Devonshire. Il primo passeggino aveva una forma a conchiglia in modo che abbracciasse il bambino, consentendogli una posizione quasi sedutaconfortevole grazie al rivestimento interno.

La contesa di Oberon e Titania” di Joseph Noel Paton

L’ARTE
Nel 1848 alcuni giovani artisti e letterati inglesi fondano una società a cui diedero il nome di Confraternita dei Preraffaelliti. Il gruppo di artisti erano orientati verso uno stile basato sulla pittura italiana del Quattrocento, in particolar modo sullo stile artistico di Raffaello. Esisteva inoltre la cosiddetta “pittura di fate”, cioè fairy painting, un particolare genere della pittura e dell’illustrazione vittoriana basato sulla raffigurazione di fate e mondi incantati. Tra i principali motivi dello sviluppo dell’arte in epoca vittoriana, hanno avuto un ruolo importante nuove tecniche, tra cui l’utilizzo di gas e luci per dipingere.Ma sicuramente la mitologia e il fantastico colmavano il senso di disorientamento dato dalla Rivoluzione Industriale, con raffigurazioni di antichi mondi e tradizioni perdute. Inoltre molti artisti vittoriani si dedicarono alla ritrattistica, soprattutto della Regina Vittoria, tra cui William Etty, James Sant, Frank Holl e Luke Fildes.

BELLEZZA IN EPOCA VITTORIANA

Il concetto di bellezza femminile in epoca vittoriana era legato alla naturalezza, alla sobrietà e all’aspetto di una donna fragile e delicata.
Una donna per essere attraente doveva essere magra e molto pallida.
Infatti il candore della pelle era importante per le donne altolocate per diverse ragioni tra cui quella di sembrare malate.
I vittoriani infatti avevano un ossessione per la morte e pensavano fossero attraenti le donne che apparivano malate.
Avere la pelle molto pallida era una caratteristica fondamentale dei malati di tubercolosi, una malattia molto diffusa in epoca vittoriana, che stranamente divenne affascinante tanto da volerne replicare gli effetti estetici.

Fin dalla metà del 1800 la tubercolosi aveva raggiunto livelli epidemici sia in Europa che negli Stati Uniti.
La malattia, ora nota per essere altamente contagiosa, attacca i polmoni e anche gli altri organi.
Prima dell’avvento degli antibiotici le sue vittime morivano lentamente diventando pallide e magre prima di morire di quello che all’epoca era identificato come consunzione.
I vittoriani resero romantica la malattia e gli effetti che portavano alla graduale morte.
Per decenni la tubercolosi infatti influì sulla moda vittoriana.
Tra il 1780 e il 1850 ci fu un estetizzazione crescente della malattia che influenzò la moda e il concetto di bellezza britannico.
La tubercolosi accentuava quegli elementi che all’epoca stabilivano la bellezza di una donna come pelle delicata, magrezza eccessiva, capelli setosi, guance rosa, labbra rosse e pupille dilatate.

I cosmetici in epoca vittoriana venivano considerati qualcosa che solo le donne di dubbia moralità avrebbero utilizzato, ma questo non significa che la cosmesi scomparve.

Donna che compra i cosmetici


Le donne rispettabili infatti sceglievano cosmetici che le avrebbero dato un aspetto naturale ma più vicino ai canoni estetici dell’epoca.
Mentre le attrici e le prostitute usavano colori forti nel trucco, la vera signora vittoriana usava tonalità delicate che di addicessero all’aspetto di una donna fragile e sobria.
C’erano quindi due stili di trucco dominanti nel 1800:
Il naturale e il dipinto/truccato.
Ottenere una carnagione estremamente pallida era importante per le donne del 1800, non solo per la moda di sembrare malate di tubercolosi ma anche perché le donne altolocate volevano dimostrare che loro erano abbastanza ricche da non dover lavorare sotto il sole.
Lo standard di bellezza era anche influenzato dagli ideali classici come la perfezione della forma e della pelle.
La pelle bianca connotava purezza, innocenza e bellezza, inoltre avere la pelle diafana era considerato segno di grande fascino e femminilità in quanto di diceva che il pallore fosse legato all’intensità dei sentimenti.
Il pallore quindi veniva preservato tramite cappellini e ombrelli parasole, in più le signore usavano cospargere la pelle con ossido di zinco (una polvere minerale chiarissima). Durante l’epoca vittoriana erano anche molto popolari i corsetti, in quanto rendevano la vita delle donne il più sottile possibile.Ma questo non ha tutte bastava, infatti molte donne ricorrevano a diete rigidissime. Alcune donne per dimagrire ingoiavano una pillola contenente una tenia. Una volta avvenuto il dimagrimento la donna prendeva delle pillole per uccidere il verme, ma era anche diffusa la falsa convinzione che sedere di fronte ad una ciotola di latte con la bocca aperta avrebbe indotto il verme a strisciare fuori da solo.

LA MODA IN EPOCA VITTORIANA

La moda vittoriana comprende le varie mode e tendenze della cultura britannica che sono emerse e si sono sviluppate nel Regno Unito e nell’Impero britannico in tutta l’epoca vittoriana, all’incirca tra il 1830 e il 1900. Il periodo ha visto molti cambiamenti nella moda, inclusi i cambiamenti negli stili, la tecnologia della moda e i metodi di distribuzione.
La produzione in serie di macchine da cucire negli anni ’50 e l’avvento dei coloranti sintetici introdussero importanti cambiamenti nella moda. Il progresso nella stampa e nella proliferazione delle riviste di moda ha permesso alle masse di partecipare alle tendenze in continua evoluzione dell’alta moda, aprendo il mercato del consumo di massa e della pubblicità. Nel 1905, l’abbigliamento era sempre più fabbricato in fabbrica e spesso venduto in grandi magazzini a prezzo fisso.

la moda vittoriana è la massima espressione della femminilità ottocentesca. Un fattore di eleganza nell’800 era la perfezione del taglio dell’abito, il cui modello di riferimento era quello Inglese.
La regina vittoria grazie alla sua giovane età divenne un’icona. ogni abito, ogni gioiello da lei indossati diventavano moda in Inghilterra.
La Moda nel 1840 aveva portato a molti cambiamenti, gli abiti avevano perso le maniche a palloncino e i colori sgargianti perché si voleva ricercare un eleganza semplice e pudica. Le donne iniziarono ad utilizzare abiti floreali realistici con colori pallidi (come il bianco).
In quell’epoca veniva molto usato il cappello, nell’800 uno dei primi fu il POKE BONNET un cappello in velluto a visiera, legato con dei nastri al mento. Inizialmente venne usato dalle donne Borghesi ma ben presto si diffuse tra le donne dell’alta Aristocrazia.

Corsetto


I Corsetti sottolineavano la sensualità di una donna esagerando i fianchi e il busto, il corpo della donna rimaneva rigido in una posizione innaturale impedendole di respirare comodamente.
I primi anni del regno della regina Vittoria furono segnati dall’uso della gonne ampie, erano fatte da vari strati di sottogonne, erano molto calde e antigeniche. Le gonne ampie erano anche molto scomode, infatti le donne dovevano modificare la loro postura per camminare e per sedersi disponevano di cuscini dietro la schiena. La lunghezza delle gonne variava con l’età, le bambine indossavano gonne molto corte, le ragazze gonne fino a metà polpaccio e le donne lunghe fino ai piedi.
A seconda della stagione gli accessori vittoriani variavano, in estate erano tipici gli ombrellini parasole di seta e in pizzo.


Gli uomini nell’800 indossavano lunghi cappotti aderenti, oppure gilet e giubbotti. Le camicie erano fatte di lino o di cotone. I membri della borghesia indossavano cappelli a cilindro mentre quelli a bombetta erano indossati dalla classe operaia.Con la regina vittoria il lutto entra a far parte della moda. Le donne si vestivano con abiti scuri, neri, inoltre più stretta era la relazione con il defunto, più a lungo si doveva rispettare il lutto e vestire di nero.

Gli anni in cui regnò la Regina Vittoria furono anni di pace, in cui ci fu anche un rafforzamento delle attività economiche e dal punto di vista ideologico ci fu un orientamento verso il romanticismo. Economicamente, si cercò di ridurre ed abolire in modo definitivo i dazi doganali interni al paese per cercare di incrementare il commercio.
Da un punto di vista politico, era in vigore il liberalismo ma si pensava anche ad intraprendere nuove riforme politiche, tra cui quella del suffragio elettorale. Infine fu importante anche lo sviluppo e la diffusione dell’arte, del teatro, grazie a numerosi spettacoli di musica e tragedie; la costruzione di imponenti edifici che fanno da modello ancora oggi per l’architettura moderna, come il Crystal palace, e un incremento della popolazione grazie a un miglioramento delle condizioni di vita.