Anoressia

Di Martina Gorfini e Alessia Gorfini

L’anoressia, o anoressia nervosa, è un disturbo del comportamento alimentare che colpisce articolarmente le giovani donne ed è finalizzato al raggiungimento e al mantenimento di un peso inferiore a quello normale.

Il termine “anoressia” (che significa letteralmente “perdita dell’appetito”) è in realtà inappropriato, perché le persone che ne soffrono vorrebbero mangiare, ma rifiutano il cibo per paura di prendere peso.

Questa paura deriva da un’alterazione dell’immagine del proprio corpo, che viene percepito in modo diverso.

Valore soglia

La soglia di peso che permette di diagnosticare l’anoressia non è facile da individuare. Nella maggior parte dei casi la determinazione di detta soglia tiene conto del criterio per cui il peso corporeo di un individuo deve risultare inferiore del 15% rispetto al peso normale, calcolato in base all’ età e al  sesso.

Il valore soglia può essere determinato inoltre dall’ Indice di Massa Corporea (IMC). Quando questo valore, risultante dal rapporto tra il peso corporeo espresso in chilogrammi e il quadrato dell’altezza dell’individuo espresso in metri, è uguale o inferiore a 17 si può diagnosticare l’anoressia.

Tipi di anoressia

L’anoressia si distingue in due tipologie: anoressia restrittiva e con abbuffate.

-Si diagnostica l’anoressia restrittiva quando l’alimentazione è ipocalorica, vengono evitati tutti i cibi che fanno ingrassare e l’obiettivo di avere un peso inferiore alla norma viene raggiunto con un rigido controllo alimentare;

-Si rileva la patologia anoressica con abbuffate e/o condotte di eliminazione quando a episodi di iperalimentazione compulsiva (le cosiddette “abbuffate”) si alternano strategie compensative per eliminare le calorie ingerite in eccesso. Tra le strategie più comuni si ricordano il vomito autoindotto e l’assunzione di lassativi e diuretici.

Cause

Le cause di questo disturbo non sono note, però si possono identificare dei fattori di rischio: familiari, psicologiche, psichiatriche, cause socio-culturali

Sintomi

La maggior parte dei sintomi presenti nelle persone che soffrono di anoressia è legata alla grave denutrizione.

I sintomi dell’anoressia nervosa si possono suddividere in sintomi di tipo fisico e sintomi di tipo comportamentale.

Sintomi di tipo fisico:

  • ipotermia (<35 °C) con intolleranza al freddo;
  • bradicardia (frequenza <60 battiti/minuto);
  • ipotensione arteriosa (pressione <70 mmHg);

Sintomi di tipo psicologico:

  • alterata percezione del peso corporeo e dell’immagine di sé;
  • cambiamento delle abitudini alimentari in maniera più restrittiva, associato alla paura di prendere peso;
  • ritiro dalle relazioni sociali;
  • eccessiva attenzione alla performance scolastica.

Complicanze

Le complicanze mediche dell’anoressia, legate al grave stato di denutrizione, sono soprattutto anomalie dell’ematopoiesi (leucopenia e linfocitosi relativa), osteoporosi con conseguente fragilità ossea (causata dal ridotto apporto di calcio e dalla ridotta produzione di estrogeni) e, nei casi più avanzati, problemi cardiovascolari (aritmie cardiache e fibrillazione ventricolare).

Terapia

Centrale nel percorso di cura per l’anoressia è il ruolo dello psicologo-psicoterapeuta.

Il ruolo dello psicoterapeuta è fondamentale non solo per i pazienti ma anche per i familiari, da anni infatti il lavoro dei professionisti comprende la cura non solo del paziente ma anche del contesto familiare per far conoscere e comprendere la malattia, spesso sottovalutata dai familiari.