Il Festival di Sanremo

di Niccolò Loddi

Il Festival di Sanremo è il più importante evento della canzone popolare italiana a partire dal 1951.
Il Festival di Sanremo nacque per incrementare il turismo nella cosiddetta “stagione morta”, nel mese di Febbraio, nel comune ligure. Gli organizzatori iniziarono a diffondere la voce tra le case discografiche e spingerle ad inviare i propri cantanti per dare origine a quello che sarebbe diventato uno dei più grandi eventi della televisione italiana.
Questo spettacolo nasce, inoltre, per risollevare il morale del popolo italiano superstite del secondo dopoguerra.

Come funziona il festival

Il festival consiste in una competizione tra brani selezionati da un’apposita commissione. Tali brani, che devono essere stati composti da autori italiani con testi in lingua italiana, vengono proposti da diversi interpreti in prima assoluta, quindi mai eseguiti pubblicamente in precedenza, pena la squalifica.
La statuetta del Leone di Sanremo è il riconoscimento più prestigioso per i musicisti e gli interpreti italiani di musica leggera. Vengono assegnati anche altri riconoscimenti speciali, fra cui il Premio della Critica, decretato dalla stampa specializzata a partire dal 1982 e intitolato a Mia Martini dal 1996.

I Conduttori

Conduttori di Sanremo 2023

Il Festival ha avuto quasi sempre un presentatore principale di volta in volta affiancato da un valletto.
Tra i conduttori che hanno avuto un maggior rilievo possiamo ricordare: Pippo Baudo ha il primato assoluto con tredici edizioni , seguito da Mike Bongiorno che ha presentato undici festival.
Sono solo quattro le donne ad aver condotto il Festival come presentatrici principali: la prima fu Loretta Goggi, che presentò l’edizione del 1986. Seguirono Raffaella Carrà nel 2001, Simona Ventura nel 2004 e Antonella Clerici nel 2010.
Va specificato però che la prima conduzione al femminile avvenne per il Festival del 1961 ad opera di Lilli Lembo e Giuliana Calandra, quest’ultima sostituita per la serata finale da Alberto Lionello.
Per quanto riguarda le co-conduzioni, Gabriella Farinon ha il primato assoluto il tal senso, in quanto ha co-condotto il Festival in tre occasioni. Seguono Maria De Filippi, Antonella Clerici, Michelle Hunziker, Virginia Raffaele e altre donne dello spettacolo italiano.
Undici artisti, ovvero Nilla Pizzi, Johnny Dorelli, Gianni Morandi, Loretta Goggi, Anna Oxa, Lorella Cuccarini, Arisa, Emma Marrone, Fiorello, Sabrina Salerno ed Elodie hanno partecipato al Festival sia nelle vesti di presentatore sia nelle vesti di cantante in gara e sei di loro (Pizzi, Dorelli, Morandi, Oxa, Arisa e Marrone) ne sono risultati anche vincitori.

Gli anni turbolenti e l’inizio del rilancio

Adriano Celentano

Tra il 1967 e il 1970, i temi sociali e la contestazione iniziarono ad apparire sul palco del Casinò: nel 1966, Adriano Celentano presentò Il ragazzo della via Gluck, subito eliminata dalla competizione; l’anno successivo, gli intenti “rivoluzionari” dei giovani presero voce con “La rivoluzione” di Gianni Pettenati e “Proposta” de I Giganti.
Ma il 1967 viene ricordato soprattutto per il suicidio del cantautore genovese Luigi Tenco, la cui canzone “Ciao amore, ciao” fu eliminata dalla finale per evitare eventuali scandali.
La morte di Tenco concluse la fase aurea del Sanremo, dando inizio ad un crollo del programma.
Con Pippo Baudo Sanremo riconquistò la credibilità perduta, portando temi di attualità sul palcoscenico dell’Ariston.
Nonostante il rilancio, molti dei grandi nomi della scena musicale sorti lungo gli anni settanta mantennero una certa distanza dalla competizione, accettando invece di esibirsi come ospiti.

La nuova scenografia di Sanremo 2023

Palcoscenico Del Festival 2023

Quest’anno, per il Festival, abbiamo pensato di costruire un ‘cielo’ speciale, tornando al piacere di un’architettura scenografica ‘costruita’, accettandone tutte le sfide”.

parole degli scenografi Gaetano e Maria Chiara Castelli

Si tratta di una cupola ellittica sospesa, ma strettamente connessa con il resto della scenografia, larga ventuno metri e alta fino a undici. Ha specchi segreti e una sommità mobile, con luci perfettamente integrate, che scendono al di sopra degli artisti sul palco.

Tutto il palco è avvolto nel bianco e affidato all’occhio del regista Stefano Vicario e alle luci del direttore della fotografia Mario Catapano che ha disposizione anche sei km di led dinamici. Un progetto che ha preso forma, appena terminato il Festival 2022, seguendo le indicazioni di Amadeus che ha chiesto di trovare nuove strade per la scenografia.
Oltre a quello del palcoscenico anche il resto dell’impianto scenografico è dominato da linee curve che vestiranno anche la platea del Teatro Ariston.
Il lavoro per la realizzazione della scenografia è cominciato subito dopo l’estate, mentre il montaggio a Sanremo ha preso il via durante il mese di Dicembre.

Abbonamenti e prezzi del Festival

Chi ha assistito dal vivo a una serata del Festival di Sanremo in programma dal 7 all’11 febbraio, ha potuto iniziare a segnarsi la data del 16 gennaio 2023. Dalle ore 9.00 alle ore 14.00, infatti, sono state aperte le richieste di prenotazione per gli abbonamenti a pagamento di platea e galleria delle cinque serate del 73° Festival della Canzone Italiana di Sanremo e dei biglietti singoli a titolo gratuito esclusivamente per i disabili motori. Il prezzo dell’abbonamento per le 5 serate in platea è di € 1290, per le 5 serate in galleria è di € 672. L’invio della richiesta non ha garantito l’acquisto degli abbonamenti, che furono confermati successivamente via e-mail.

Il vincitore della 73° edizione del Festival di Sanremo 2023

Marco Mengoni-Corriere Della Sera©

Marco Mengoni è nato il 25 Dicembre 1988, originario di Ronciglione nel Lazio. Vincitore di X Factor 3, Marco Mengoni ha vinto Sanremo 2013 con la canzone L’essenziale, ha ricevuto 3 MTV Music Awards, si è classificato settimo all’Eurovision Song Contest 2013 e ha vinto 10 Wind Music Awards. Marco Mengoni vince Sanremo 2023 con il brano Due vite.

Due vite parla di relazioni, concentrandosi sulla relazione più intima, quella con se stessi, che si costruisce grazie alle diverse esperienze che viviamo durante la nostra vita. Un invito ad affrontare la vita con onestà senza rimpianti e senza pensare a chi dovremmo essere per accettare gli errori come momenti di crescita.
Questa canzone descrive la necessità di affrontare la vita godendone ogni momento, perché ogni istante fa parte della nostra esistenza.
Il brano, scritto dallo stesso Mengoni con Davide Petrella e Davide Simonetta, è una ballata dalla struttura non classica, sia dal punto di vista strumentale, sia dello sviluppo e dell’arrangiamento vocale.

Il video, girato nello scenario unico delle dune maestose e deserte di Piscinas all’imbrunire, nasce da un’idea di Marco Mengoni e Roberto Ortu, il regista di tutti i video musicali che hanno accompagnato il progetto Materia. Il video “Due vite” realizzato grazie alla Regione Autonoma della Sardegna e alla Fondazione Sardinia Film Commissione riflette il vagare solitario del cantautore sulla sabbia circondato da atmosfere che rimandano al cinema degli anni ’80 e all’immaginario di David Lynch.