Bonanza Mine: chip per minare Bitcoin
di Alfonso Crescenzo
“Non possiedo Bitcoin. Penso che sarà principalmente un mezzo per fare transazioni illegali, ma ciò non è necessariamente del tutto negativo.”
Elon Musk
La cripto valuta è un termine coniato nel 2009 grazie alla nascita del Bitcoin da un inventore noto con lo pseudonimo di Satoshi Nakamoto. Le cripto valute sono definite “monete virtuali” cioè astratte perché sono nella rete Internet. Ricavare cripto valute in rete non é molto facile, infatti per fare ciò bisogna “scavare” in questo mondo oramai senza fine e questa azione é chiamata appunto ”mining”.
Il mining richiede apparecchiature specifiche, molto costose che necessitano di grandi quantità di risorse energetiche, considerando anche il tempo di ricavo di queste cripto valute e la loro quantità. Perciò Intel ha creato un microprocessore adatto proprio al mining in rete, chiamato “Bonanza Mine”.
“Bonanza Mine” è un chip di tipo ASIC (application specific integrated circuit, immagine sotto), ossia un circuito integrato creato appositamente per uno specifico calcolo ed è appunto questa una delle caratteristiche che rendono il chip adatto al mining.
Per ottenere i Bitcoin, non basta avere un chip potentissimo, ma serve anche il cosiddetto “blockchain”, un database dove memorizzare le criptovalute. Una blockchain è composta da blocchi protetti e uniti da una crittografia; infatti un vantaggio di queste valute è di avere un portafoglio virtuale completamente anonimo, così da proteggere i dati personali e non renderli visibili a terze parti. Le blockchain hanno una struttura ad albero (gerarchica): quando si aggiunge un blocco collegato ad un altro, gli altri blocchi aggiornano la propria copia privata, creando così una gerarchia di blocchi.
“Bonanza Mine” è una soluzione che permette il mining con un consumo di energia minore rispetto alle GPU normali, infatti offre prestazioni di Watt oltre mille volte superiore.
Recentemente, Intel ha pubblicato le specifiche tecniche di questo chip di prima generazione creato per il mining, perciò entriamo più nello specifico:
Il singolo chip Bonanza Mine misura 4,14×3,42 millimetri. Il package FCLGA, ovvero l’involucro composto da semiconduttori o circuiti integrati per creare i vari collegamenti elettronici nel chip, misura invece 7×7,5 millimetri.
Un ASIC Bonanza Mine integra 258 motori di mining, ognuno dei quali può effettuare la codifica double hash con crittografia SHA-256 (crittografia usata da Intel proprio per creare Bitcoin e altre criptovalute). Il chip opera a frequenza di clock comprese tra 1,35 e 1,6 GHz, consuma circa 7,5 Watt e offre prestazioni fino a 137 GH/s. Il miner da 3.600 Watt è formato da quattro schede con 75 ASIC (nel chip gli ASIC sono diversi rispetto al normale chip ASIC dell’immagine sopra) per un totale di 300 chip. Lo scambio dei dati tra gli ASIC e l’unità di controllo avviene con un collegamento UART( solitamente un circuito integrato per collegamenti seriali) da 10 MB/s.
L’unità di controllo integra un controller FPGA(Field Programmable Gate Array, circuito oggi molto usato rispetto al CLPD per la sua potenza di calcolo elevata) e un core ARM Cortex che distribuisce il lavoro tra i 300 chip. Ogni sistema è collegato agli altri del mining pool attraverso una connessione Ethernet. Sul mercato ci sono miner più potenti, ma Intel punta soprattutto sull’efficienza energetica.
Intel potrebbe rilasciare questo chip entro fine anno, ma ancora la strada è lunga per entrare a far parte del mondo delle criptovalute.