Riflessione 5CCM

Di Alessia Bartolommei-Martina Cappioli- Alice Chilleri-Aurora Furnari-Chiara Moretti- Luana Paolicchi Pierini

Fin dalla nascita del giornale scolastico abbiamo sempre fatto parte della redazione. All’inizio eravamo un po’ titubanti se aderire o meno, perché la scrittura non era mai stata il nostro forte, ma abbiamo deciso comunque di provare a far parte di questo progetto. Un contributo molto importante lo ha dato la nostra professoressa che ci ha incoraggiato a provare. 

Inizialmente non è stato semplice, anche perché occupava diversi pomeriggi e organizzarsi con lo studio era a volte difficoltoso. Facendo un po’ di sacrifici e cercando di equilibrare studio e giornale siamo riuscite a trovare quel poco tempo ma efficace per produrre articoli. Non siamo mai state brave e ingegnose quindi a volte trovare un’idea per un articolo risultava complicato. Molto importante, infatti, è stata la collaborazione e l’unione tra di noi che ci ha aiutato a produrre numerosi articoli. Anche se all’inizio non trovavamo idee comuni, col passar del tempo siamo riuscite a trovare quell’equilibrio importante per la produzione. Quest’attività oltre ad aiutarci didatticamente ci ha aiutato anche a livello umano. Non siamo mai state una classe molto unita, ma ritrovarci diversi pomeriggi ha contributo ad unirci come classe e ad approfondire molte amicizie.

Oltre a questo, ci ha aiutato a creare un dialogo con la professoressa, che spesso manca all’interno di una classe.  Abbiamo avuta l’occasione di conoscere sia il lato didattico e quindi come ruolo di professoressa, sia il lato umano, come dirigente del giornale; era sempre la nostra professoressa ma in un ambiente e contesto diverso.

Con l’inizio della pandemia questo progetto si è inizialmente interrotto e poi è stato ripreso in modo virtuale. Gli incontri pomeridiani non avvenivano più in presenza ma attraverso le piattaforme online, e anche se da una parte è stato più semplice perché ci permetteva di organizzarci meglio con la scuola, è venuto a mancare il contatto diretto tra di noi. A volte veniva a mancare quell’atmosfera di spensieratezza e “divertimento” che ci serviva per staccare un attimo la spina dallo studio: le idee pian piano finivano e in un periodo abbiamo avuto pure il pensiero di abbandonare tutto. Non ci siamo fatte sopraffare dalla situazione e abbiamo cercato di andare avanti, il progetto del giornale ha proseguito normalmente cambiando soltanto il modo di collegarci tra di noi. In quell’ultimo periodo passavano numerose ore davanti al computer, sia la mattina per la DAD sia il pomeriggio per studiare; quindi con l’aggiunta del giornale in modo virtuale ha aumentato anche le ore trascorse davanti al computer; anche se per noi giovani non è stato un sacrificio anche perché ci troviamo a passare ore sui social o altro. E’ stato un modo alternativo, e sicuramente più intelligente, di usare internet e il computer.

Alla conclusione di questi tre anni di giornale possiamo dire che è stata un’esperienza che ha portato i suoi risultati sia a livello umano che didattico. E’ stato piacevole lavorare con altri studenti di diversi indirizzi e con i prof. Purtroppo non ci siamo goduti quest’ultimo anno come avremmo  voluto, ma ci auguriamo che le prossime redazioni possano tornare a partecipare in presenza e vivere le stesse emozioni ed esperienze che abbiamo vissuto noi.