Curiosità su Marte


La prima visitatrice del Pianeta Rosso

Scritto da Vanessa Kamenova e Martina Nappini

Una ragazza, una storia da prendere come esempio

Se anche tu hai un grande sogno che sembra però essere troppo grande da poter realizzare beh! Allora forse dopo che avrai letto questo articolo cambierai la tua opinione. Ti dimostreremo, che a quanto pare, la regola per raggiungere i propri sogni è crederci davvero, e per farlo ti racconteremo di una storia incoraggiante già di per sé che parla di una ragazza di nome Alissa e del suo sogno. 

Alyssa Carson nasce nel 2001 a Baton Rouge in Louisiana. Il suo sogno, fin da piccolissima, è stato quello di poter andare nello spazio e di essere la prima persona a mettere piede su Marte. 

Alyssa, oggi, ha appena 20 anni, il suo sogno sta per realizzarsi. Come è ben noto, le prime missioni con equipaggio umano su Marte sono previste per il 2030. Tra queste compare il tanto criticato, anche dalla comunità scientifica, Mars One, progetto guidato dal ricercatore olandese Bas Lansdorp che si prefigge l’obiettivo di stabilire una colonia permanente sul Pianeta Rosso.

Ebbene, uno dei membri della squadra sembra possa essere Alyssa Carson, ad oggi si sta già allenando per la missione che vuole affrontare. 

Alyssa è diventata nota nel mondo dei mass media grazie alla sua determinazione nel voler diventare astronauta e raggiungere Marte. Parliamo di una ventenne che dinanzi a sé vede un solo obiettivo: arrivare dove pochi (o nessuno) hanno messo piede! 

Alyssa ha frequentato il liceo dove ha imparato ben quattro lingue che sa parlare alla perfezione. Ma non è tutto, durante i suoi studi ha deciso di prendere parte anche al Advanced Possum Academy, un programma per giovani interessati alla ricerca atmosferica. Grazie a questo percorso Alyssa è diventata la più giovane apprendista astronauta del mondo con in possesso una certificazione per volare nello spazio. Attualmente Alyssa sta frequentando l’università con lo scopo di laurearsi in astrobiologia.

Alyssa è inoltre la prima persona ad aver visitato tutti i NASA Visitor Center sparsi negli Stati Uniti completando per prima il NASA Passport Program.

E tutto questo impegno inevitabilmente ha portato i suoi frutti! Infatti, proprio la NASA nel 2013 quando Alyssa aveva solo 12 anni l’ha invitata a Washington per parlare su NASA TV delle missioni su Marte. 

In seguito nel 2017 Alyssa Carson è apparsa nel film Indipendente Mars Generation, presentato al famoso Sundance film festival. È in oltre la più giovane donna ad aver inviato la propria candidatura all’International Space University. Alyssa ha poi dato il via alla fondazione Blueberry con l’obiettivo di stimolare i giovani a rendere reali i propri sogni, cercando di donare loro opportunità che altrimenti non avrebbero potuto avere e di favorire l’interesse verso i programmi spaziali e verso la STEM.

Ma questa ragazza non finisce mai di stupire, infatti Alyssa è stata inviata dalla NASA nel gennaio 2013 per parlare delle future missioni su Marte durante il panel MER 10 dove è stata nominata tra i sette ambasciatori e ambasciatrici di Mars One, la missione che ha come obiettivo quello di costruire una colonia umana su Marte.

Ancora tutto è da decidere ma se continua con la stessa determinazione potrebbe davvero partire per la spedizione pianificata per il 2033.

Nonostante questo, in molti sono convinti che sarà proprio lei a mettere piede per prima su Marte, visto che è stata la più giovane diplomata alla Advanced Possum Academy, che, stando a quanto si legge sul suo sito ufficiale, la “certifica ufficialmente per andare nello Spazio e come apprendista astronauta”. D’altronde, la ragazza aveva già espresso questa volontà nel 2016, come riportato da CBS News e l’invito della NASA nel 2013 fa ben sperare per il suo futuro. Insomma, niente di certo al momento, con Alyssa che deve ancora diventare una “vera astronauta”, ma tutto sembra coincidere.

Ad oggi la ragazza ha già intrapreso il suo addestramento dimostrando di essere molto accreditata a prendere parte all’ equipaggio che nel 2033 partirà per Marte. Dove dovranno costruiranno il proprio habitat personale, coltiveranno il proprio cibo, condurranno esperimenti e cercheranno di rilevare forme di vita nell’arco di due o tre anni.

E per concludere vi lasciamo un messaggio direttamente da Alyssa Carson per tutti coloro che hanno dei sogni da inseguire:

«Trovate la carriera che fa per voi, trovate il vostro sogno e seguitelo, non lasciate che qualcuno ve lo porti via perché non importa quanto sembri folle oggi, sicuramente potrà diventare una possibilità con tutte le cose che stanno cambiando ora, anche nel mondo dell’industria spaziale»
Alyssa Carson

Guarda la sua intervista

Curiosity, il progenitore

Scritto da Sofia Nanni e Tommaso Becattini

Il 6 Agosto 2012 Curiosity, il secondo rover partito dalla Terra, atterra su Marte.

Curiosity è un rover progettato per indagare sulla passata e
presente capacità di Marte di sostenere la vita. Fa parte del MSL
(Mars Science Laboratory), una missione scientifica della NASA.

Il rover è fornito di strumenti scientifici all’avanguardia concessi
dalla comunità internazionale che lo rendono più avanzato
rispetto a quelli già atterrati (Sojournen 1996 e Spirit e Opportunity 2004).
Il lancio doveva avvenire nel dicembre del 2009, ma a causa di
ritardi sugli attuatori è avvenuto nel novembre del 2011 da Cape
Canaveral con un vettore atlas 5 e ha intrapreso un viaggio verso
il cratere Gale, dove è atterrato nell’Agosto del 2012 alle 07:14 ora
italiana.

Guarda il lancio di Curiosity

La durata del rover era prevista per un solo anno marziano ( due anni
terrestri), tuttavia il rover è arrivato fino ai giorni nostri
trascorrendo sul pianeta 3000 sol, ovvero, otto anni.
Dal 2014 esplora il monte Sharp, collocato al centro del cratere, in
cui sono state trovate delle panchine rocciose formate da strati di
roccia modellati da laghi e torrenti.

L’atterraggio , confermato da tre satelliti orbitanti , è stato il
momento più delicato di tutta la missione ed è stato
soprannominato amichevolmente “i setet minuti di terrore”.
Durante questi 7 minuti la navicella è entrata nell’atmosfera marziana e ad un’altitudine di 12 km è iniziato il “Range Trigger” ovvero il calcolo del momento ideale in cui aprire il paracadute.
A 2000 metri poi il rover si è staccato dall’involucro e si sono attivati dei razzi che hanno permesso il rallentamento.
Quando i razzi si sono stabiliti hanno fatto calare il rover a terra dove è sceso e si è sistemato.
A quel punto l’atterraggio del rover si era concluso.

Guarda l’atterraggio di Curiosity

La Montagna più grande del sistema solare

Scritto da Any Miah e Tommaso Nerozzi

Il pianeta rosso meta di Elon Musk, uno degli uomini più ricchi al mondo, vanta un primato su tutti gli altri pianeti del sistema solare: l’Olympus Mons.

L’Olympus Mons ( dal latino “Monte Olimpo”) è il più grande rilievo dell’intero sistema solare, esso è un vulcano a scudo (simile a quelli hawaiani) alto 25km e largo 600km.

Nella scala dei tempi geologici di Marte esso è da considerare giovane, con i suoi 200 milioni di anni. 

Olympus Mons

Il Monte Olimpo è infatti sì altissimo, ma il suo gigantesco diametro non consente di comprenderne l’altezza quando ci si trova sulla sommità. 

Ugualmente, un osservatore posto alle pendici del monte, osservando la montagna, non riuscirebbe a capire che si tratta di un picco montuoso perché la curvatura del pianeta gli impedirebbe di vederne la sommità

È stato scoperto da una ricerca italiana, condotta dall’Università di Padova e descritto  sulla rivista Scientific Reports, che i vulcani sono abbastanza recenti e aprono nuove scenari sulla presenza di  acqua nel sottosuolo del pianeta rosso

Dallo studio emergeranno implicazioni per comprendere sia nell’ambito dell’evoluzione del pianeta e i processi che l’hanno modellato, sia nell’ambito astrobiologico.