La mia quarantena
Di Giulia Bassanelli
Sappiamo tutti che questo periodo è un periodo veramente difficile da superare, tuttavia la cosa importante è non mollare e soprattutto cercare di essere positivi. Purtroppo moltissime persone d’Italia hanno perso delle persone care e ciò sta a significare che noi dobbiamo essere forti e superare tutto ciò per loro. Caro diario, vorrei parlarti di me dall’inizio di questo dramma ad oggi. All’inizio, quando uscì la notizia della quarantena obbligatoria per tutti anche in Italia, quasi non ci volevo credere, mi sembrava una “cosa” lontana da tutti noi, forse perchè eravamo abituati a sentire i telegiornali che parlavano della Cina, forse perchè quella della Cina è una cultura molto diversa dalla nostra, o forse perchè non volevo accettare la realtà e credo che quest’ultima sia la verità. Ci sono state conseguenze molto gravi, una di esse è stata la chiusura delle scuole, aspetto che all’inizio rendeva ”entusiasti” tutti gli alunni, che però con il tempo si è trasformato in un aspetto che rende in qualche modo i ragazzi “legati”; con questo termine voglio indicare il fatto che tutti noi siamo abituati ad andare a scuola tutte le mattine e vedere i nostri amici ed i nostri professori, affrontando ogni giorno ben sei ore di lezione… tuttavia QUESTA era la nostra normalità e soprattutto la nostra vita, una vita, sì frenetica e piena di impegni, ma era la NOSTRA vita. Per rimediare a ciò, tutti gli studenti stanno frequentando delle lezioni online, tuttavia queste non sono come essere in classe, perché non ti permettono un contatto diretto con nessuno….eh già, devo dire che la scuola mi manca, mi manca il mio compagno di banco (anche se quasi tutti i giorni mi faceva innervosire), mi mancano i miei amici, mi manca il riunirsi con tutti loro davanti a scuola, mi mancano tutti i miei compagni del giornale scolastico (un’attività che ci permetteva di passare del tempo insieme scrivendo belle cose) e infine mi mancano i miei professori, a dire la verità mi manca anche quando ci rimproveravano….almeno in quel modo ci tenevano un po’ attivi !, a differenza di adesso. Inoltre non solo le scuole hanno chiuso, ma anche tutti gli altri luoghi dove potesse stare a contatto la gente, tra cui le scuole di danza…. questa è stata veramente una delle cose che più mi ha mandata in crisi; io sono abituata a fare lezione ogni giorno dalle 14:00 alle 20:00 e lo faccio da quando sono piccola (praticamente ho usato tutta la mia vita per dedicarmi a questa arte) e il dover lasciare la mia scuola per così tanto tempo ha veramente tolto la mia libertà…ballare era ciò che mi distraeva da tutto il resto e adesso mi mancano le mie compagne di gruppo, tutte le litigate insieme a loro, tutti i pranzi fatti in macchina con i miei due termos, ma soprattutto mi mancano i miei insegnanti, loro sono i miei secondi genitori, con loro ho imparato a crescere e a tirare fuori tutta me stessa davanti agli ostacoli e mi hanno insegnato il rispetto verso le altre persone e la disciplina che devo avere di fronte a qualsiasi situazione… in poche parole mi hanno aiutata ad affermare la mia identità. Nonostante tutto anche con loro affrontiamo delle lezioni online e facciamo danza a distanza, anche se stare in sala e sentire il sudore sulla pelle ti rende vivo,a differenza di adesso. Per quello che posso, mi alleno tutti i giorni, cercando di mantenere una discreta forma fisica e cerco di non cedere, pensando a una me più forte quando tutto questo sarà finito. Caro diario, mi sembra di essere dentro una bolla, una bolla che mi ingloba dentro di sé, che non mi permette di uscirne, che mi isola da tutto quello che ho intorno, però grazie a mia mamma (la quale lavora costantemente per cercare di salvare vite), riesco a trovare la forza di andare avanti e non pensare troppo alla “crudeltà” di questo virus. Adesso, dopo averti parlato di ciò che mi manca di più della mia normalità, essendo costretta a stare in casa a causa della quarantena, ti voglio dire un po’ come trascorro le mie giornate…. naturalmente non sono giornate molto diverse le une dalle altre, si sa, però si cerca di usare tutto il tempo al meglio. Una delle cose che adesso faccio più di prima è stare con la mamma e la nonna, visto che sono tutto il giorno a casa; ad esempio mi sto dando alla cucina insieme a mia mamma (anche se spesso e volentieri facciamo dei dolci poco commestibili direi) oppure aiuto la nonna nell’orto di casa mia, cosa che prima non facevo nemmeno per idea….tutto questo però mi rende felice e mi aiuta a distrarmi; inoltre ho scoperto dei particolari di casa mia che prima non avevo mai notato. Un’altra cosa che faccio per sopravvivere a questa quarantena è scrivere, ogni volta che ho un momento no, prendo un fogliaccio e mi libero, scrivendo le mie emozioni in quel momento e devo dire che questo mi aiuta molto. Praticamente il mondo è come se si fosse fermato, tuttavia il consiglio che darei a tutti i ragazzi della mia età è quello di non demordere e di centrare sempre i nostri obiettivi, tra cui quello di rendere un mondo migliore quando usciremo.