Gita a Tivoli

di 2°D e 2°G .

Tra le tante visite guidate e viaggi di istruzione si è svolta, il 9 aprile scorso, anche quella delle classi 2°D e 2°G presso la città di Tivoli, situata nelle vicinanze di Roma. Questa cittadina, relativamente piccola, è ricca dal punto di vista architettonico e artistico custodendo un’importante villa cinquecentesca e uno dei siti archeologici, di epoca romana, più importanti che vi siano in Italia.

Stiamo parlando di Villa d’ Este e Villa Adriana.

Prima di parlare di questi splendidi luoghi, presentiamo le classi che hanno partecipato

2° G

   2°D

E anche gli insegnanti accompagnatori: proff. Grotti, Nannicini, Signorini e Corsini

La splendida giornata di sole ha favorito questa iniziativa accompagnandoci tutta la giornata e rendendo ancora più piacevole la visita che è iniziata con la cinquecentesca Villa d’Este e i suoi giardini caratterizzati dalle magnifiche fontane

La villa, inaugurata nel 1572, fu voluta dal cardinale Ippolito d’Este e fu progettata e realizzata dall’architetto Pirro Ligorio. Molte delle sue sale sono arricchite con splendidi affreschi ma la cosa che la rende unica sono i giardini e le tante fontane realizzate da artisti famosi tra i quali primeggia Gianlorenzo Bernini.

Terminata la visita in tarda mattinata e dopo una meritata pausa pranzo l’autobus ci ha portata verso Villa Adriana che sorge a circa cinque chilometri da Tivoli.

Presso questo sito archeologico si trovano i resti della residenza extraurbana voluta dall’imperatore Adriano e fatta costruire in un periodo che va dal 117 al 138 d.C. su un’area di 120 ettari in un luogo abbastanza lontano da Roma ma facilmente raggiungibile visto che si trova lungo la via Tiburtina. La villa, secondo i desideri dell’imperatore, doveva contenere la riproduzione dei luoghi artisticamente più belli dell’impero.

 Uno dei luoghi più suggestivi è il Canopo che riproducendo un tratto del fiume Nilo presso la città di Canopo voleva rievocare il viaggio fatto dall’ imperatore in Egitto

Altro edificio molto suggestivo è il Teatro marittimo

Malgrado il nome attribuito dopo i primi scavi archeologici sembra che la sua funzione fosse quella di residenza privata dell’ imperatore.

La visita che si è svolta con la guida di due archeologhe ci ha permesso di apprezzare pienamente l’importanza storica e archeologica di questo luogo che dal 1999 è stato dichiarato patrimonio dell’umanità dall’ Unesco.

Concluso anche questo itinerario e accumulata  un po’ di stanchezza  è arrivato il momento del rientro ad Arezzo dopo una giornata scolastica diversa dal solito nella quale invece che studiare la storia e l’arte sui libri abbiamo avuto la possibilità, per così dire, di toccarle con mano camminandoci in mezzo e sentendocele raccontare da chi ogni giorno lavora per preservare e valorizzare questi importanti beni artistici.