IL TIRO CON L’ARCO

di Pietro Tiberi e Matteo Billi.

STORIA
L’arco utilizzato inizialmente come arma da caccia e poi da guerra, è stato per secoli incontrastato protagonista della storia fino all’avvento della polvere da sparo e della conseguente nascita di nuove tipologie di armi.

L’arco fino alla fine del Medioevo rimarrà una pura necessità bellica, a uso e consumo della casta dei guerrieri. La nascita del moderno tiro con l’arco fu in Inghilterra: a seguito del successo nella battaglia di Crecy (1336), ottenuta grazie agli arcieri, i re inglesi imposero per decreto a tutti i sudditi maschi di praticare gare di tiro con l’arco ogni domenica e durante le feste. I primi bersagli erano costituiti dai coperchi delle botti di legno; altre tipologie di bersaglio erano i pupazzi di pezza impagliati, di diverse fogge e dimensioni, somiglianti ad animali. Con l’avvento delle armi da fuoco, nel XVI secolo, l’arco perse la sua importanza militare, ma continuò ad avere grande successo come gioco.

Il tiro con l’arco si diffuse come disciplina sportiva nel corso del XX secolo: nel 1900 esordì tra le gare olimpiche ufficiali ma dal 1920 il tiro con l’arco venne escluso dai giochi perché le modalità in cui era praticato nel mondo risultavano troppo difformi. Nel 1931 venne creato un organismo sovranazionale: la Fédération Internationale de Tir à l’Arc (Fita), che organizzò i primi mondiali. Solo nel 1972, a seguito dell’affiliazione di un numero sufficiente di organismi nazionali alla Fita, il tiro con l’arco venne riammesso alle Olimpiadi.

IN ITALIA

Una prima associazione nazionale di tiro con l’arco in Italia nacque negli anni Venti con il nome di Unione Arcieri Italiani, ma l’attuale Federazione Italiana di Tiro con l’Arco venne fondata nel 1961.

Il migliore arciere italiano è Michele Frangilli, componente della squadra azzurra che si è aggiudicata il bronzo alle Olimpiadi di Atlanta(1996) e l’argento a quelle di Sydney (2000); Frangilli in questi anni ha spesso guidato la classifica mondiale di questa disciplina. Tra le donne spicca il nome di Natalia Valeeva, che è attualmente tra le migliori interpreti dell’arco nel mondo.

CARATTERISTICHE ARCO

L’arco è un arma da lancio e un attrezzo sportivo. Un arco è costituito da un elemento flessibile le cui estremità sono collegate da una corda tesa che ha la funzione di imprimere il movimento ad una freccia. Utilizzato come arma da caccia e da battaglia soprattutto nell’antichità, oggi viene utilizzato principalmente come attrezzo sportivo nella pratica del tiro con l’arco.

TIRO CON L’ARCO AL DYNAMO CAMP

I ragazzi che sono stati al Dynamo Camp hanno svolto sicuramente l’attività di tiro col l’arco assieme all’allenatore della Nazionale Italiana che ha dato loro alcuni consigli: noi abbiamo intervistato un ragazzo dell’Itis che ci ha spiegato la sua avventura. Il suo nome è Pietro Tiberi che salutiamo e ringraziamo per la disponibilità.

Inizialmente voi ragazzi cosa avete fatto insieme all’allenatore ?

Pietro:Inizialmente l’allenatore ci ha chiesto se avevamo mai tirato con l’arco, successivamente, ha spiegato come si impugna l’arco, e dopo ci ha mostrato la tecnica più efficace. Prima di tirare ci ha munito di protezioni che servivano per non farci male all’avambraccio, a turno ci chiamava uno alla volta e infine ci ha sottoposto a due prove.

Come è andata la prima prova Pietro?

Pietro:Nella prima prova abbiamo fatto tre tiri che non sono andati nel migliore dei modi, perché appunto era la prima volta che tiravo con l’arco, nel terzo tiro ho preso il bersaglio grazie ai consigli dell’allenatore che mi ha aiutato. –

Giornalista:La seconda prova invece come è stata?

Pietro:La seconda prova è stata quella che mi ha colpito di più perché dovevamo tirare bendati e seduti (ovviamente la persona era guidata da un’ altra che la aiutava a centrare il bersaglio) e ho capito che per una persona con disabilità fisiche è molto difficile tirare con l’arco.

Avete svolto una riflessione finale?

Pietro:Si, abbiamo fatto una riflessione su entrambe le prove, ci siamo messi in cerchio e ognuno di noi ha detto la propria opinione specificando le proprie emozioni e le proprie difficoltà.