Torino e le sue bellezze

Torino è il capoluogo della regione Piemonte, una delle città più belle e affascinanti d’Italia. Questa città vanta di un fascino culturale, storico e automobilistico (in cui è stata creata la FIAT, una delle case automobilistiche più importanti d’Italia) . Le cosa da visitare sono molte, ma abbiamo deciso di elencarvi quelle più importanti da visitare, come la Mole Antonelliana, il Museo Nazionale del Cinema, Venaria Reale e infine il famosissimo Museo Egizio.

Mole Antonelliana

La Mole Antonelliana è un edificio iconico, progettato dall’architetto Alessandro Antonelli, la mole inizialmente era immaginata come Sinagoga. La costruzione iniziò nel 1863 e finita nel 1889, con una struttura unica e sorprendente. È famosa per la sua grande guglia, che la rende uno degli edifici in muratura più alti del mondo. La sua guglia raggiunge un’altezza di 167,5 metri. Inizialmente, l’edificio doveva essere meno alto, ma è stato ampliato alla sua altezza attuale durante la costruzione, creando la struttura che ha oggi. Oggi la Mole ospita il Museo Nazionale del Cinema, ed è uno dei punti di riferimento più riconoscibili di Torino. I visitatori possono prendere un ascensore per una vista panoramica della città e della zona circostante, comprese le Alpi. L’edificio è anche un simbolo della città stessa ed è presente sul rovescio della moneta italiana da 2 centesimi.

Museo Nazionale del Cinema

Torino fu la prima città italiana del cinema, definita una vera e propria “Hollywood” ai piedi della Mole. Il primo progetto di costruire un museo italiano del cinema risale al 1941, quando la studiosa piemontese di storia e di cinema Maria Adriana Polo, insieme al sostegno di alcuni giornalisti, riuscì a raccogliere i primi finanziamenti per l’acquisto di cimeli e documenti. Inizialmente il materiale fu immagazzinato all’interno della Mole Antonelliana, fino al 1946, quando, dopo la Guerra, in via Roma, fu organizzata la prima mostra temporanea, seguita poi da altri eventi negli anni Cinquanta. Tra appuntamenti culturali e comparse nei primi programmi televisivi, i cimeli e i documenti raccolti iniziarono a suscitare interesse e far rifiorire l’idea di creare un museo stabile. Nel 1952 poi, il nascente museo, partecipò a una delle prime trasmissioni televisive, fornendo materiali e consulenze. Queste attività stimolarono l’interesse pubblico, che portarono il 7 luglio 1953 all’Associazione Museo del Cinema che aveva come soci fondatori; il regista Pastrone, lo sceneggiatore Arrigo Frusta, lo scrittore e critico cinematografico Mario Gromo, l’architetto Leonardo Mosso, Carlo Giacheri e l’imprenditore cinematografico e giornalista Giordano Bruno Ventavoli. La sede fu poi aperta al pubblico il 27 settembre 1958. Divenne membro dell’Associazione nazionale nei musei italiani nel 1959 e fu riconosciuto tra i musei dello Stato nel 1960. Il museo però fu costretto a chiudere nel 1983 per ragioni di sicurezza dovute a un incendio. Alcuni allestimenti furono spostati presso la sede dello storico e piccolo Cinema Massimo di via Verdi, vicino alla Mole. Nel 1995, in occasione del centenario dalla nascita del cinema. deciso di trasferire l’allestimento del museo presso l’interno della vicina Mole così come fu inizialmente raccolto nel 1946. In una scenografia suggestiva nel luglio 2000 venne inaugurata l’attuale sede, presso l’interno della Mole. In breve tempo il museo divenne tra i più visitati, con oltre due milioni di visitatori nei primi cinque anni e mezzo di attività (2000-2005). Nel 2004 il regista Davide Ferraio ambientò qui il film “Dopo Mezzanotte” facendo conoscere il museo al grande pubblico. In occasione dei XX Giochi Olimpici invernali di Torino 2006, l’allestimento fu rinnovato con nuove postazioni multimediali e interattive.

Reggia di Venaria Reale

La Venaria Reale è una delle residenze sabaude voluta da parte del duca Carlo Emanuele II di Savoia e la duchessa Maria Giovanna Battista di Savoia Nemours nella metà del XVII.  Decidono di costruire un nuovo palazzo da aggiungere alle residenze che circondano Torino. L’incarico di costruire un luogo per la caccia viene assegnato all’architetto Amedeo di Castellamonte. Il progetto, comprende il palazzo, il parco, i boschi di caccia e un intero borgo. La residenza nasce insieme ai giardini all’italiana e un gioco di sculture, fontane, scalinate spettacolari, terrazze. Dal 1699 l’architetto Michelangelo Garove riprogetta  il restauro della  Reggia per darle un carattere più imponente secondo le ambizioni di Vittorio Amedeo II. I Giardini vengono completamente ridisegnati alla francese simile a quelli della reggia di Versailles. Nel 1739 Carlo Emanuele III incarica Benedetto Alfieri per sistemare le scuderie e il maneggio. Tra il 1798 e il 1999 abbiamo la trasformazione della reggia in una caserma, con l’arrivo di Napoleone. In questo periodo abbiamo la scomparsa dei giardini e la creazione di un’area apposita per le armi e l’esercito per i sui esercizi militari.  La reggia conosce le divise delle guerre d’Indipendenza e quelle dell’esercito italiano durante la Prima e la Seconda guerra mondiale.  Successivamente la reggia viene presa d’assalto dai vandali che rubarono tutti i materiali preziosi e riutilizzabili. Dal 1999 al 2007 ci fu un cantiere per la restaurazione dell’edificio. Il 12 ottobre del 2007 si apre al pubblico con una grande influenza di turisti. Venaria vanta una delle più alte espressioni del Barocco universale: lo splendido  scenario della Sala di Diana progettata da Amedeo di Castellamonte, la maestosità  della Galleria Grande e della Cappella di Sant’Uberto con il complesso delle Scuderie Juvarriane, opere settecentesche di Filippo Juvarra. Il percorso realizzato permette di visitare l’intera reggia compresa di giardini, dove volendo ci si può spostare con il trenino della reggia e nel laghetto del giardino si può provare l’esperienza della gondola come nei canali di Venezia.

Museo Egizio

Il Museo Egizio a Torino è considerato uno dei musei più importanti a livello mondiale dedicato interamente alla civiltà nilotica chiamata così grazie ai loro stabilimenti sulle rive del Nilo. Il museo nacque grazie al ritrovamento di uno scavo di una tavoletta di bronzo detta “Mensa isiaca” usata probabilmente a scopo decorativo nel salone della casa di Iside, dea dell’amore e della stregoneria. Dopo la sua scoperta, gli archeologi iniziarono a fare delle spedizioni in Egitto per compiere nuovi scavi, mandando poi i risultati all’Università di Torino per essere esaminati e poi esposti nel museo al suo interno. Al suo interno si possono trovare le statue, papiri, arredi sia funerari che di uso comune e tutto ciò che riguarda la loro cultura e civiltà. Sono esposti circa 40.000 pezzi che raccontano la storia della civiltà egizia, con anche la presenza di numerosi reperti di mummie e animali imbalsamati, con oltre 17.700 ritrovamenti di papiri sia completi che frammentati. Le esposizioni più importanti sono la tomba di Maia (ricostruita all’interno del museo), la tomba di Kha e Merit, due nobili sepolti nella necropoli di Tebe nelle sponde del Nilo, il sarcofago della regina Nefertari, sposa del faraone Ramses II. Troviamo poi uno dei papiri più importanti ossia il Papiro dei re, risalente al regno di Ramses II che riporta una sequenza dei sovrani, dei re semidivini e dei re divini dell’Antico Egitto; il Papiro delle miniere ossia una carta geografica orientata verso le sorgenti del Nilo. Un altro papiro molto importante è il libro dei morti di Luefankh, lungo 19 metri contente delle formule di protezione e aiuto verso il defunto durante il suo viaggio nel mondo dei morti ma soprattutto verso l’immortalità. Grazie poi a Vitaliano Donati sono state scoperte le statue di Iside e Sekhmet (divinità della guerra e della medicina), quella di Ramses II (più grande e potente faraone egizio) e alcuni loro sarcofagi. 

Le attrazioni dette in precedenza sono collocate nel centro della città, quindi si ha la possibilita di spostarsi a piedi o comodamente con i mezzi pubblici come la metropolitana. L’unica attrazione che si trova lontana dal centro è la Venaria Reale, che si trova 10 km dal centro, è raggiungibile in bicicletta se è una bella giornata oppure con i mezzi pubblici quindi con autobus o treno. Un consiglio che diamo hai voisitatori per visitare le attazioni è quello di compare i biglietti online, cosi facendo potete evitare le lunghe file per fare il biglietto ed avere un divertimento senza attese.

Sitografia:

https://lavenaria.it/it

https://www.museocinema.it/it

https://www.museoegizio.it