Salute mentale
Di Tommaso Goretti
“Balane, sei fuori di testa?”
“Chi può dirlo? La pazzia è relativa.
Chi stabilisce le regole?”
“Non lo so,” disse McKelvey.
La salute mentale è uno degli aspetti fondamentali di ogni essere umano, che deve essere salvaguardato, in quanto influenza il modo in cui pensiamo, sentiamo e agiamo durante la nostra vita.
La salute mentale inoltre aiuta anche a determinare come gestiamo lo stress, ci relazioniamo con gli altri e facciamo delle scelte, ci aiuta dunque in tutte le parti emotive e relazionali della nostra sfera personale.
A primo impatto, la parola potrebbe riferirsi esclusivamente al benessere psicologico ma effetivamente per salute mentale si intende il giusto equilibrio emotivo, psicologico e sociale. La salute mentale è parte integrante della salute e del benessere e, come tale, è importante in ogni fase della vita, dall’infanzia all’adolescenza fino all’età adulta. Molte persone sbagliano poiché categorizzano la salute mentale esclusivamente alla fase adulta, ma al giorno d’oggi molti studi affermano come la salute mentale sia per lo più importante nella fase adolescenziale, dove l’individuo si trova a dover affrontare un mare di cambiamenti o di episodi che lo sovrastano e così potrebbe cadere nel baratro.
Per la prima volta nella storia nel 1946 la salute mentale è emersa ufficialmente come campo di studio a sé stante e riconosciuta pubblicamente dall’ OMS.
L’Organizzazione Mondiale della Salute definisce la salute mentale come “uno stato di benessere in cui ogni individuo possa realizzare il suo potenziale, possa essere felice e possa affrontare il normale stress della vita, lavorare in maniera produttiva e fruttuosa e apportare un contributo alla propria comunità”.
Nel tempo, sempre più persone si sono rese conto dell’importanza di ricevere un trattamento, come la psicoterapia, per il mantenimento del proprio benessere mentale, indipendentemente dal fatto che avessero o meno un disturbo, Ansia, depressione, stress, insonnia, problematiche legate al cibo, sono alcuni dei sintomi più frequenti e comuni, che alle volte possono insorgere in forma reattiva, dunque a seguito di un evento traumatico come nei casi di lutto, di perdita del lavoro, di problemi relazionali o di una malattia.

Come si misura?
La qualità della salute mentale di una persona è spesso misurata dal modo in cui riesce ad adattarsi allo stress quotidiano. Il manteimento della salute mentale consente alle persone di utilizzare le proprie capacità, essere produttive, prendere decisioni e svolgere un ruolo attivo nelle loro comunità. Come altri aspetti della salute e del benessere generale, la salute mentale può essere influenzata da diversi fattori: quelli individuali svolgono un ruolo importante, ma anche le circostanze sociali e ambientali possono migliorare o peggiorare la salute mentale.
Perchè è importante ?
La salute mentale e fisica sono componenti ugualmente importanti della salute generale. Ad esempio, la depressione aumenta il rischio di molti tipi di problemi di salute fisica, in particolare condizioni di lunga durata come diabete, malattie cardiache e ictus. Allo stesso modo, la presenza di condizioni croniche può aumentare il rischio di malattie mentali.
Inoltre, numerose ricerche hanno scoperto che una buona salute mentale è collegata a una migliore qualità della vita, con effetti su maggiore produttività, connessioni sociali più strette e relazioni migliori.

Come riconoscere un disturbo mentale
Qualvolta che l’individuo sente che vi sia un cattivo stato mentale i principali campanelli di allarme sono:
- Mangiare o dormire troppo o troppo poco
- Allontanarsi dalle persone e dalle solite attività
- Avere poca o nessuna energia
- Sentirsi insensibili o come se niente conta
- Avere dolori inspiegabili
- Sentirsi impotenti o senza speranza
- Fumare, bere o usare droghe più del solito
- Sentirsi insolitamente confusi, smemorati, nervosi, arrabbiati, sconvolti, preoccupati o spaventati
- Urlare o litigare con la famiglia e gli amici
- Vivere gravi sbalzi d’umore che causano problemi nelle relazioni
- Avere pensieri e ricordi persistenti che non puoi toglierti dalla testa
- Ascoltare voci o credere a cose che non sono vere
- Pensare di fare del male a sé o agli altri
- Essere incapaci di svolgere attività quotidiane come prendersi cura dei propri figli o andare al lavoro o a scuola
i vari studi consigliano di attivarsi precocemenete per risolvere i problemi legati alla salute mentale, in quanto, essi possono essere migliorati o nel migliore dei casi tolti totalmente, prima che essi diventino cronici e assumono nella persona un peso particolarmente importante, tanto da arrivare a portare in alcuni casi la persona ad atti irrazionali.
Per risolvere ciò vi sono due strade da seguire ovvero quella di rivolgersi ad uno specialista privato, oppure essere inseriti nel sistema sanitario nazionale, dove dopo un primo colloquio si viene sottoposti ad un percorso che aiuta la persona.
Gli specialisti
Ad oggi gli specialisti che si occupano di salute mentale sono:
Lo psicologo, che non è un vero e proprio medico ma volge attività di: prevenzione, diagnosi, intervento, sostegno e consulenza in ambito psicologico per formulare una diagnosi accurata, lo psicologo utilizza dunque, esclusivamente, il colloquio clinico e test standardizzati, validati a livello mondiale.
Lo psicoterapeuta utilizza, oltre agli strumenti condivisi con lo psicologo, tecniche di diagnosi e di intervento specifiche del proprio modello teorico di riferimento, per intervenire efficacemente per la cura e il trattamento dei disturbi psicologici o psicopatologici. L’obiettivo di un percorso di psicoterapia è la cura e la promozione di un cambiamento nelle modalità risultate invalidanti su un piano cognitivo e gestisce farmacologicamente le problematiche che coinvolgono il sistema nervoso centrale e periferico, ovvero le malattie e i disturbi a carico del sistema nervoso, relazionale e comportamentale.
Il neuropsicologo è uno psicologo che, attraverso l’utilizzo di test neuropsicologici standardizzati e validati, si occupa della valutazione e, laddove possibile, della riabilitazione del funzionamento cognitivo e delle sue possibili alterazioni conseguenti a una lesione o a disfunzioni del sistema nervoso centrale. sulla base di tale indagine, egli programma un intervento riabilitativo personalizzato. Gestisce farmacologicamente le problematiche che coinvolgono il sistema nervoso centrale e periferico, ovvero le malattie e i disturbi a carico del sistema nervoso
Lo psichiatra, diversamente dallo psicologo e talvolta dallo psicoterapeuta, è laureato in Medicina e Chirurgia e specializzato in Psichiatria. Egli si occupa di:
- disturbi mentali prevalentemente da un punto di vista fisico-fisiologico;
- richiede e valuta indagini mediche;
- prescrive farmaci generici e/o psicofarmaci.
La salute mentale, nella sua accezione più ampia, si riferisce anche a problematiche che interessano il cervello, il midollo spinale e i nervi e gestisce farmacologicamente le problematiche che coinvolgono il sistema nervoso centrale e periferico, ovvero le malattie e i disturbi a carico del sistema nervoso.
I dati in Europa e nel mondo
La metà di tutti i disturbi mentali iniziano intorno ai 14 anni, ma la maggior parte dei casi non viene diagnosticata né trattata. Si calcola che almeno la metà dei disturbi mentali esordisca prima dei 15 anni e l’80% di essi si manifesti prima dei 18 anni. Il rapporto Headway segnala, tra i problemi di salute mentale più comunemente riscontrati tra gli adolescenti, ansia (28%), depressione (23%), solitudine (5%), stress (5%) e paura (5%). Sempre in tema di crescita e apprendimento, emerge anche come ansia e depressione influenzino negativamente il rendimento scolastico, fino a portare all’abbandono degli studi, in alcuni casi.Secondo l’ultimo rapporto UNICEF a livello globale 1 adolescente su 7 tra i 10 e i 19 anni convive con un disturbo mentale diagnosticato; tra questi 89 milioni sono ragazzi e 77 milioni sono ragazze. I tassi in percentuale di problemi diagnosticati sono più alti in Medio Oriente e Nord Africa, in Nord America e in Europa Occidentale.
Secondo l’OMS invece, a livello globale, circa 1 miliardo di persone soffre di problemi di salute mentale, con il 14% di questi che sono adolescenti. L’ansia e la depressione rappresentano il 40% dei disturbi mentali diagnosticati. In alcuni casi il disagio è tale da lasciare i giovani con la sensazione di non avere alternative.
Nel nostro paese
Nel nostro paese prima della pandemia, la prevalenza dei problemi di salute mentale si collocava intorno al 18-20% della popolazione, ovvero tra 1.800.000 e i 2 milioni di persone minorenni. Nel 2019, si stimava che il 16,6% dei ragazzi e delle ragazze fra i 10 e i 19 anni, circa 956.000, soffrissero di problemi di salute mentale, e con una incidenza in aumento con l’età. I giovani sono stati tra i più colpiti.
Le chiusure delle scuole, la didattica a distanza e la mancanza di socializzazione hanno avuto un impatto profondo sulla salute mentale degli adolescenti e dei giovani adulti. Nel 2022, il 49,4% dei giovani italiani tra i 18 e i 25 anni ha dichiarato di soffrire di disturbi d’ansia o depressione a seguito della pandemia.
In Italia il Rapporto Salute Mentale, pubblicato dal Ministero della Salute nel 2023, ha messo in evidenza l’aumento significativo di disturbi psicologici soprattutto tra i giovani. Gli adolescenti e i giovani adulti sotto i 25 anni continuano ad essere particolarmente vulnerabili
Conclusioni
In conclusione, possiamo dire che la salute mentale ha un’importanza sulla vita e sul vivere bene, tale da essere seguita e tutelata attentamente da specialisti, che giorno dopo giorno si trovano ad aiutare persone che soffrono di tali disturbi, comprendendo sia giovani che adulti.
Per i giovani la salute mentale, è stata per troppo tempo trascurata e non data l’importanza che ha realmente, in quanto, utile e responsabile delle relazione sciali tra i giovani, che hanno iniziato ad isolarsi, facendo nascere e diffondere in se stessi disturbi mentali tra cui ricordiamo i più importanti:
- Depressione
- Ansia
- Autolesionismo
- Disturbi nel comportamento alimentare
Elementi che hanno contribuito alla diffusione di tali disturbi sono stati principalemente i cellulari e nello specifico i social, che nascondendo l’identità delle persone ha collaborato alla nascita del cyberbullismo, che ha provocato molte morti giovanili.
Dunque è molto importante attenzionare e salvaguardare la salute mentale delle persone, in particolare quella dei giovani, più fragili e difficili da capire.
Sitografia
UNICEF Italia
Gruppo San Donato
MyPersonalTrainer
I-Com, Istituto per la Competitività