La vita è bella

Titolo:
La vita è bella
Titolo originale:
La vita è bella
Regista:
Roberto Benigni
Genere:
Drammatico, guerra, commedia
Sceneggiatura:
Roberto Benigni, Vincenzo Cerami
Fotografia:
Tonino Delli Colli
Musica:
Nicola Piovani
Data di produzione:
1996-1997
Durata:
124 minuti
Paesi di produzione:
Italia (Arezzo)
Premi:
- 1999 – Premio Oscar
- Miglior film in lingua straniera (Italia)
- 1998 – David di Donatello
- Miglior film a Roberto Benigni, Elda Ferri e Gianluigi Braschi
- 1998 – Globo d’oro
- Miglior film a Roberto Benigni, Elda Ferri e Gianluigi Braschi
- 1998 – Ciak d’oro
Trama:
Nel 1939, Guido Orefice si trasferisce ad Arezzo con l’amico Ferruccio. Durante il viaggio, i freni della loro auto si rompono e sono obbligati a fermarsi in campagna. Qui, Guido incontra una giovane maestra di nome Dora, che lui soprannomina “Principessa”. Colpito da lei, Guido organizza una serie di incontri “casuali” per conquistarla, nonostante, Dora sia fidanzata con un arrogante funzionario, Rodolfo. Con il suo spirito e il suo carisma, Guido riesce a far innamorare Dora. Durante una festa di fidanzamento tra Dora e Rodolfo, Guido arriva a cavallo e convince Dora a fuggire con lui. Tempo dopo i due si sposano e hanno un figlio, Giosuè.
Nel 1944, durante l’occupazione nazista dell’Italia , Guido, Giosuè e lo zio Eliseo vengono arrestati e deportati in un campo di concentramento. Dora, pur non essendo ebrea, decide volontariamente di salire sul treno per stare vicino alla sua famiglia, ma viene separata da loro all’arrivo nel campo. Per proteggere Giosuè dagli orrori della prigionia, Guido inventa un elaborato gioco, facendo credere al figlio che la loro permanenza nel campo sia una competizione in cui accumulare punti per vincere un vero carro armato. Stabilisce regole precise: se Giosuè si lamenta, chiede della madre o dice di avere fame, perderà punti; al contrario, comportandosi bene e nascondendosi dalle guardie, ne guadagnerà. Nonostante i pericoli, Guido mantiene viva questa finzione, utilizzando la sua creatività per trasformare la situazioni tragiche in momenti di gioco. Malgrado le difficoltà Guido si impegna per assicurare la sopravvivenza del figlio.
Tempo e ambiente:
Il film si ambienta tra gli anni 30 e gli anni 40 del XX secolo, durante la seconda Guerra Mondiale.
Ambienti e luoghi principali:
Città di Arezzo e campo di concentramento.
Personaggi:
Giudo (Roberto Benigni)
Dora (Nicoletta Braschi)
Giosuè (Giorgio Cantarini)
Eliseo (Giustino Durano)
Significato :
Come suggerisce il titolo, questo film trasmette un messaggio sul valore della vita. L’ amore (in questo caso per il figlio) puo’ prevalere sull’odio.
Commento:
Questo film riesce a trasmettere perfettamente la crudeltà e le ingiustizie subite dagli ebrei, riesce a esaltare il valore delle nostre vite, riesce a far comprendere quanto un genitore possa amare il proprio figlio e proteggerlo in caso di pericolo. Il regista riesce a rendere chiaro come Guido, malgrado la terribile situazione, sia capace di far divertire il figlio rendendolo un gioco.
Fonti:
https://it.wikipedia.org/wiki/La_vita_%C3%A8_bella
https://www.nuoveserietv.it/la-vita-e-bella-come-finisce-significato/
