Yu-Gi-Oh!
di Bogdan Grosu Daniel e Fabrizio Girella
Yu-Gi-Oh il gioco che sta spopolando in Italia e in tutto il mondo, è rimasto nell’ombra per molto tempo dati gli altri giochi di carte molto famosi come Magic the gathering, Pokemon e molti altri.
Chi ha creato Yu-Gi-Oh!?
Kazuki Takahashi, lo scrittore e illustratore di uno dei manga più amati ai giorni d’oggi. Kazuki ha iniziato la sua carriera di scrittore e illustratore negli anni 80 con brevi opere per varie riviste come Weekly Shōnen Sunday e Weekly Shōnen Magazine. Nel 1996 creò il suo più grande capolavoro Yu-Gi-Oh in stile manga giapponese, solo dopo venne realizzata la serie animata, che venne pubblicata nei primi anni del 2000. Nel 2015, Takahashi ha ricevuto il premio Inkpot dal Comic-Con International per i suoi eccezionali contributi ai fumetti. In un’intervista con la rivista statunitense Shonen Jump, Takahashi ha dichiarato che alcuni dei suoi manga preferiti di altri autori erano Akira di Katsuhiro Ōtomo, Le bizzarre avventure di JoJo di Hirohiko Araki e Dragon Ball di Akira Toriyama. Possiamo ritrovare riferimenti alla sua vita nel gioco di carte stesso, infatti troviamo un chiaro riferimento al suo cane di nome Taro in una carta del gioco di carte collezionabili, il nome della carta infatti è Taro Guerriero-Shiba. Kazuki Takahashi è purtroppo deceduto un anno fa mentre stava praticando snorkeling nelle rive della città di Nago, vicino ad Okinawa.
Cosa è Yu-Gi-Oh!?
Dalla sua uscita come serie animata, manga e gioco di carte collezionabili sono passati ben venti anni, prima in Giappone per poi sbarcare in Europa tre anni dopo e diventando un grande fenomeno culturale che ancora oggi appassiona milioni di persone. Ha spopolato in oltre ottanta paesi con nove traduzioni in lingue diverse, rendendolo così uno dei GCC (gioco di carte collezionabili) più famosi al mondo. Yu-Gi-Oh fa la sua prima apparizione in Giappone sottoforma di manga per poi venire animato dalla casa produttrice Toei animation. La storia parla di Yugi Muto, uno studente che un giorno ricevette da suo nonno il puzzle del millennio, un manufatto egizio contenente l’anima di un faraone, riassemblandolo Yugi ottiene una nuova personalità. La serie televisiva toglie alcune parti del manga, riadattandole per farla diventare una serie adatta ad un pubblico più giovane, ad esempio nell’anime viene introdotto un nuovo personaggio chiamato Miho Nosaka, gia presente nel manga ma messo più in risalto nella serie televisiva. Grazie a Konami le carte presenti nel manga e anime presero realtà, infatti naque il gioco di carte collezionabili duel monster che spopolò tra bambini e adulti.
Come si gioca a Yu-Gi-Oh!?
Il gioco di carte non è molto difficile ma sicuramente con è uno dei più semplici date le sue continue evoluzioni e aggiunte di carte negli ultimi anni. Per giocare si deve avere un mazzo di carte, quest’ultimo non deve essere uguale agli altri ma può essere un mazzo personale creato da noi stessi con un massimo di tre copie per carta, con alcune eccezioni per le carte bannate che non possono essere giocate e per le carte limitate a una copia o a due. Il mazzo deve contenere almeno quaranta carte e non superare le sessanta nel main deck, mentre nell’extra deck massimo 15. Ogni duellante inizia con 8000 life points (punti vita) e dovrà sopravvivere e allo stesso tempo cercare di azzerare quelli dell’avversario con le proprie carte. Ci sono tre casi in cui si può vincere un duello:
- Se i Life Points dell’avversario scendono a 0;
- Se l’avversario non può più pescare a inizio turno, perché il suo deck è privo di carte;
- Se una carta con una regola particolare (come il famoso Exodia) ci dice che abbiamo vinto.
La struttura di un duello è divisa in turni in cui ogni duellante avrà la padronanza principale per fare la prima mossa, ma anche l’avversario potrà interagire grazie all’effetto di alcune carte. Dopo aver mischiato il deck e stabilito chi inizia, ogni giocatore pesca 5 carte che compongono la sua “mano” iniziale. All’inizio di ogni turno di gioco, il giocatore di turno pescherà 1 nuova carta dalla cima del deck (eccetto il primo a iniziare nel suo primo turno) e la aggiungerà alla propria mano. Ogni turno è strutturato in fasi, che verranno conosciute meglio iniziando a giocare. Intuitivamente si susseguono:
- Fase di pescaggio;
- Fase principale 1 (Main Phase 1) in cui giocare ed evocare carte;
- Fase di battaglia, in cui hanno vita gli scontri;
- Fase principale 2 (Main Phase 2), in cui giocare ed evocare altre carte dopo gli scontri;
- Termine del turno.
Il campo su cui si svolge l’azione è detto terreno e per rappresentarlo si utilizzano di solito i fogli di carta inclusi in qualsiasi mazzo acquistato. Si può giocare anche con tappetini personalizzati, o idealmente, anche solo ricordando quali sezioni ci sono sul terreno. Questa operazione non è consigliabile alle prime armi. Il terreno si compone di zone, e ogni zona è adibita ad ospitare un certo tipo di carta. Nella Zona del Deck, per esempio, verrà posto il mazzo di gioco da cui pescare; nel Cimitero andranno via via le carte usate o scartate nella partita. Al centro ci sono 12 zone principali, 5 per i mostri, 5 per le magie e trappole e 2 per i mostri dell’extra deck.
La prima categoria di carte sono i mostri, creature che faremo scontrare sul terreno per togliere Life Points all’avversario. Ogni turno un giocatore può “evocare” (cioè mettere in campo) al massimo 1 mostro dalla sua mano. Può metterlo scoperto in posizione di attacco o coperto in posizione di difesa; tra poco il concetto sarà chiaro.Ogni mostro ha un valore numerico di attacco (ATK) e uno di difesa (DEF), in base ai quali vincerà o perderà nello scontro. Le carte mostro sono di colore giallo se prive di effetto, arancione scuro se con effetto.Di base, i mostri combattono tra loro. Si può scagliare un attacco su un mostro avversario o si deve subirne uno, e il confronto dei loro punti di ATK o DEF (a seconda della posizione in cui si trovano) farà vincere uno dei due e mandare l’altro al cimitero. Ogni mostro può generalmente attaccare 1 volta per turno.I mostri possono stare in posizione di attacco (dritti) o in posizione di difesa (sul fianco). Se i mostri si scontrano mentre sono in posizione di attacco, il duellante del mostro perdente subisce anche danni ai suoi Life Points pari alla differenza dei valori. Se era in difesa perde il mostro, ma non i Life Points. Se un mostro coperto viene attaccato, viene prima scoperto per svelarlo.I mostri hanno un livello, rappresentato da una quantità di stellette sotto il nome, che cambia a seconda della loro potenza e regola la possibilità di evocarli:
- Fino al Livello 4 si possono giocare direttamente sul campo dalla mano;
- I Livelli 5 e 6 si possono giocare dalla mano solo offrendo 1 mostro già presente sul proprio terreno come tributo;
- I livelli da 7 in poi si possono giocare offrendo 2 tributi.
La stragrande maggioranza dei mostri possiede degli effetti, che ravvivano enormemente il gioco e fanno sì che non ristagni solo a chi mette in campo le carte con più punti. Gli effetti variano da semplici a molto complessi; per questi ultimi, impararli richiede semplicemente pratica e tante nuove partite. Scoprendo come si gioca a Yu-Gi-Oh! “alla base”, verrà da sé.
Yu-Gi-Oh! usa le carte Magia e le carte Trappola. Entrambe si giocano nei 5 spazi della riga inferiore del terreno, come accennato prima. Se ne possono usare innumerevoli per turno. Le Magie si giocano quasi sempre nel proprio turno e applicano effetti speciali per fare una miriade di cose. Possono distruggere i mostri avversari, aumentare i punti dei propri, danneggiare direttamente i Life Points avversari o aumentare i propri, consentire di recuperare o aggiungere carte dal deck, e così via. Ce ne sono così tante che sarebbe impossibile descriverle: la cosa migliore per conoscerle è iniziare a giocare ed esplorarle!Le Trappole sono simili, e applicano tantissimi effetti differenti come le Magie, ma vanno “posizionate” (cioè piazzate coperte) prima di usarle. Durante il proprio turno vanno prima messe nella zona apposita, ma coperte; solo a partire dal turno successivo, ma in qualsiasi momento, potremo attivare quella trappola per stravolgere il gioco. Finché non la scopriamo, una trappola è ignota all’avversario. Sia le Magie sia le Trappole si suddividono in diverse sotto-categorie come Equipaggiamento, Terreno, Carte Continue, Carte Rapide, che vengono usate in modi molto vari e donano sì complessità e difficoltà di apprendimento, ma anche una grandissima profondità al gioco. Dopo aver appreso le basi, sarà davvero bello impararle! Capire come si gioca a Yu-Gi-Oh! passà per metà da Magie, Trappole e loro applicazioni.
I mostri si evocano dalla mano, è vero, ma molti hanno effetti speciali che consentono di evocarli “specialmente” invece che “normalmente”. Le evocazioni speciali sono generalmente infinite in ogni turno: finché le carte ve lo consentono e riuscite a combinarle, mettete in campo mostri sempre più potenti. Nel tempo, il gioco di Yu-Gi-Oh! ha accontentato ogni tipo di giocatore aggiungendo nuove tipologie di carte. Ci sono mostri che si evocano con Magie Rituali o fondendo più mostri tra loro, ad esempio. E poi ne sono stati introdotti alcuni che si evocano sovrapponendo tra di loro carte dello stesso livello, o combinando particolari mostri con altri per sommarne i livelli. Questi mostri sono detti “Extra” (è per loro che c’è uno spazio apposito sul terreno) e oggi compongono strategie molto complesse. Anche in questo caso, vi divertirete a esplorarli, ma solo dopo aver provato un po’ di meccaniche basilari ed esservi impratichiti: cercate di evitarli mentre siete nelle primissime esperienze.