I giovani per l’ambiente nel primo giorno di laboratorio di cittadinanza attiva all’Itis

Lunedì 13 gennaio all’Itis Galilei sono partiti i laboratori di cittadinanza attiva con il fine di sviluppare il protagonismo giovanile nella lotta allo sviluppo sostenibile. Hanno coinvolto sei studenti della classe 1°S (Luca Asprella Libonati, Sara Brandini, Tommaso Calussi, Marcin Jakub Kawecki, Chiara Riccio, Ginevra Venturi) e sei della 2°A (Eloisa Cantaloni, Cristian Cocchi,Giulia Di Chiara, Matteo Scarpini, Angelica Scatizzi, Giulia Zingherini), in collaborazione con una terza del Liceo Classico Petrarca. Obiettivo: costruire partenariati forti, rafforzare il tessuto sociale, le organizzazioni della società civile, autorità locali e scuola per la localizzazione degli SDGs (obiettivi di sviluppo sostenibile).

All’inizio sono state esplorate le competenze trasversali attraverso la Marshmallow challenge nella quale si doveva realizzare la costruzione più alta e resistente ai cambiamenti climatici; sono state quindi passate in esame le storie di nove giovani attivisti nella protezione dell’ambiente provenienti da tutto il globo e, successivamente, attraverso l’Annual Planner, i giovani ambasciatori di ogni scuola hanno impostato un progetto da poter realizzare nell’immediato in classe, per iniziare a dare concretezza ai propositi espressi. “Master riciclatore”, è questo il nome della proposta dell’Itis: una sfida tra due classi con l’obiettivo di rendere consapevoli gli studenti sulla quantità di rifiuti prodotti e l’invito a produrne di meno. Partirà a Febbraio ed avrà la durata di un mese. In questo primo pomeriggio di laboratorio è inoltre intervenuto l’assessore all’ambiente Marco Sacchetti (Comune di Arezzo), che ha aperto un dialogo con i ragazzi sui molteplici punti cruciali della tematica rifiuti nella nostra città. Ha spiegato il ruolo di competenza del Comune e di Sei Toscana nella gestione degli stessi, concentrandosi anche sulla parte valoriale e comportamentale legata alla sostenibilità.

Le 4 R (Ridurre, Riutilizzare, Riciclare e Recuperare) hanno rappresentato le finalità da perseguire in una città come Arezzo che, per quanto in miglioramento nella differenziazione (dal 2015 è passata dal 34% al 48% del totale), ancora è lontana da quel 70% auspicato dalle direttive europee e nazionali.

Per riuscire ad incrementare questi dati occorre differenziare correttamente, ma anche ridurre la mole di rifiuti che ammontano a circa 600Kg all’anno per singolo abitante ( dal neonato all’anziano!). Molti, troppi ed impegnano il Comune con un costo di 18 milioni di euro per il loro smaltimento.  L’assessore ha dunque risposto alle domande degli studenti impegnandosi altresì ad un ulteriore incontro pomeridiano con gli studenti e gli ispettori ambientali per una giornata di pulizia della città.

Nell’ultima parte del primo giorno di laboratorio è intervenuta Umme Habiba, rappresentante di Fridays for Future Arezzo, ha parlato della sua organizzazione, di quello che fa e di quello che può fare per supportare i giovani ambasciatori del progetto. Ha poi informato gli studenti che il 24 aprile 2020 ci sarà il 5° sciopero globale per il clima.