Wolfgang Amadeus Mozart

di Emanuele Basile

CENNI BIOGRAFICI

Wolfgang Amadeus Mozart fu uno dei più grandi musicisti austriaci, compositore di un’enorme mole di opere dall’immenso valore artistico. Nacque a Salisburgo nel 1756 e morì a Vienna alla giovane età di trentacinque anni nel 1791. La vita di Mozart fu molto movimentata e caratterizzata da molteplici viaggi che lo portarono a viaggiare in lungo e in largo per l’Europa visitando località come Stoccarda, Bruxelles, Parigi, Amsterdam, Zurigo, Roma, Napoli e Milano. Particolarmente significativi furono i viaggi effettuati dal musicista in Italia dove ha avuto la possibilità di maturare le sue tecniche stilistiche. Ciò è accaduto in maniera particolare nel napoletano (capitale secolare della musica) dove Mozart non è stato ricevuto alla corte di Federico IV di Borbone se non in una visita di cortesia alla Reggia di Portici nella quale si esibì. Con grande sorpresa del compositore, nessun teatro partenopeo e nessun concerto nella capitale aveva richiesto la presenza del musicista. La qualità e la quantità della musica prodotta a Napoli, infatti, portò il padre di Mozart a scrivere al figlio le testuali parole:

“Adesso la questione è solo: dove posso avere più speranze di emergere? Forse in Italia, dove solo a Napoli ci sono sicuramente 300 maestri […] o a Parigi, dove circa due o tre persone scrivono per il teatro e gli altri compositori si possono contare sulla punta delle dita?”.

Leopold Mozart

Nel 1784 Mozart decise di entrare nella massoneria viennese perché affascinato dai temi esoterici e spirituali. Il legame sviluppato tra il musicista e gli ideali massoni emerge anche in alcune composizioni; emblematico è il Flauto Magico in cui prevalgono le tonalità in mi bemolle, gli strumenti a fiato e le voci maschili.

Sette anni dopo, nel 1791, Mozart morì nel freddo Dicembre di Vienna per cause tuttora sconosciute che hanno dato vita ad una serie di ipotesi surreali. Anche quella che dovrebbe essere la reale causa del decesso è in realtà pervasa da congetture: recenti studi epidemiologici sembrano però confermare che, con alte probabilità, la morte del compositore sia stata causata da una nefrite acuta, conseguente ad una glomerulonefrite ad eziologia streptococcica.

LA LEGGENDA SU MOZART E SALIERI

Nel corso degli anni nacque la leggenda oramai diffusa che Mozart fosse stato segretamente avvelenato dal compositore italiano Antonio Salieri. Questa diceria ha ispirato alcuni artisti nella produzione delle proprie opere come in quella del musicista russo Rimskij-Korsakov intitolata, per l’appunto, “Mozart e Salieri” che trae ispirazione dall’omonimo scritto di Alexandr Sergeevic Puskin. L’opera non è altro che un brevissimo dramma in versi in cui Salieri, roso dall’invidia che nutriva nei confronti del musicista austriaco, gli fa commissionare una composizione musicale, il Requiem, per poi uccidere Mozart ed appropriarsi dell’opera.

LE NOZZE DI FIGARO E IL DON GIOVANNI

Una delle più celebri composizioni musicali di Amadeus è sicuramente rappresentata da “Le Nozze di Figaro”, opera che esalta la classe borghese emergente criticando la casta nobiliare. Con tale composizione si raggiunse una svolta decisiva del teatro in musica: finalmente l’opera comica, da genere popolare ed inferiore quale era considerata, si eleva ad una maggiore dignità estatica diventando la forma più importante del teatro musicale. Questo risultato fu ottenuto anche grazie alla superiorità dell’efficacia drammatica, alla sua introspezione psicologica e alla perfetta integrazione fra testo e musica. Il debutto dell’opera fu però violentemente contrastato a Vienna data la critica sociale in essa contenuta mentre a Praga ottenne maggiore risonanza grazie alla compagnia teatrale italiana Guardasoni che la rese popolarissima.

Altra, ma non meno importante, opera mozartiana è il “Don Giovanni” che, contrariamente a quello che si può ipotizzare, fu un totale insuccesso sia a Vienna sia a Praga poiché la musica fu reputata dal pubblico troppo difficile anche se non mancarono critici pronti a riconoscere la superiorità musicale del componimento di Mozart. In quest’opera coesistono elementi comici e tragici; il protagonista, Don Giovanni, è presentato inizialmente come una persona negativa che assume poi, paradossalmente, una statura eroica nella parte finale del dramma dove la sua perseveranza e caparbietà nel non volersi pentire delle sue malefatte lo fanno apparire come simbolo della rivolta laica ed illuminata contro il trascendente.