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I luoghi da visitare
QUARTIERE DI CHIYODA: Chiyoda è uno dei 23 quartieri speciali di Tokyo, Giappone. Nel 2005, il quartiere aveva una popolazione stimata di circa 44.000 abitanti. Ospita un gran numero di uffici commerciali e diplomatici, e la popolazione diurna è pari a circa 1.000.000 di persone. L’area totale è di 11,64 km², della quale il 12% è occupato dal Palazzo Imperiale di Tokyo.
Nel quartiere di Chiyoda è possibile visitare il palazzo Imperiale, dato che quest’ultimo è situato al suo interno.
PALAZZO IMPERIALE: Il palazzo è circondato da bellissimi giardini e un ampio fossato, rendendolo un’isola silenziosa lontana dal caos della città. Essendo la dimora principale dell’imperatore, le sue porte vengono aperte solo due volte all’anno, il 2 Gennaio ed il 23 Dicembre.
Parco di Ueno: Il parco è stato aperto nel 1973, ed è situato nella zona di Taito. Ospita numerosi musei, tra i principali del Giappone, templi e santuari, uno zoo e, soprattutto, molti alberi di ciliegio sotto i quali, durante la fioritura, i Tokyoti vengono a bere, ridere, mangiare e cantare come vuole la tradizione hanami.
Una volta visitato il parco di Ueno è possibile entrare al museo nazionale situato nel parco.
MUSEO NAZIONALE DI TOKYO: Il Museo Nazionale di Tokyo è il più grande e antico di tutto il Giappone. All’interno del palazzo, in stile imperiale, è custodita la più ricca collezione di arte giapponese del mondo che va dal periodo Jomon al periodo Edo. Le sue gallerie sono anche famose per le opere provenienti dal sud-est asiatico e dal Medio Oriente ed è talmente grande che una mezza giornata non basta per visitarlo tutto.
- Hakama : è una gonna simile a un paio di pantaloni molto larghi, tradizionalmente indossata dagli uomini, ma oggi anche dalle donne e usata nelle tenute di svariate arti. Normalmente non è parte dei kimono formali da signora, mentre lo è per quelli da uomo.
- Haori : è un soprabitohttps://it.wikipedia.org/wiki/Soprabito che giunge fino all’anca o alla coscia, che aggiunge ulteriore formalità. I modelli da donna tendono ad essere più lunghi.
- Haori-himo: è una corda per stringere lo haori, decorata con nappine; il colore più formale è il bianco.
- Kanzashi : è un ornamento per i capelli in forma di fiori di seta, pettini di legno e forcine di giada.
- Obi : l’equivalente giapponese della fusciacca o della cintura, usata per il kimono. Sono generalmente usati in modi differenti a seconda dell’occasione e i modelli da donna sono generalmente più intricati.
- Tabi : calzini corti con separazione infradito usati con i sandali. Esistono anche a piede unito.
- Zōri : sandali di stoffa. Possono essere molto decorati con disegni intrecciati o completamente lisci, usati sia da uomini che da donne.
- L’ Obidome: è una specie di spilla o medaglietta che si usa fissare al centro dell’Obijimehttp://it.kimono.wikia.com/wiki/Obijime a scopo ornamentale.
- L’Obijime: è un cordoncino in seta intrecciata che serve per tenere fermo il nodo dell’Obi e che si lega sopra ad esso attorno alla vita.
- L’Obiage: è una sorta di sciarpa in seta leggera e la sua funzione è puramente estetica.
- Haneri: è un colletto che si indossa dopo aver messo il Kimono.
Il Cibo
- CIBO
I piatti più conosciuti e apprezzati in Giappone sono il Sushi e il Sashimi. Molti credono che siano la stessa cosa, ma in realtà sono due pietanze ben distinte.
Sushi: pesce crudo e non solo.
Quando parliamo di sushi, facciamo riferimento ad una pietanza a base di riso, condito con sale, zucchero e aceto di riso, a cui vengono abbinati altri ingredienti come, per esempio, il salmone, il tonno, ma anche orata, branzino polpo, ma non soltanto. Infatti, molto golose sono anche le opzioni di sushi vegetariano con carote, avocado, cetrioli, frutta secca. Esistono poi diversi modi di preparare il sushi: infatti, i nomi che leggiamo sui menù come nigiri, hosomaki, uramaki, temaki sono tutte combinazioni di riso, alghe e ingredienti di vario tipo che vanno a comporre il sushi. È importante sottolineare, inoltre, che il sushi, a differenza del sashimi, impiega anche il pesce cotto. Molto amate sono infatti le varianti che includono i gamberi in tempura, per fare un solo esempio, oppure il pesce grigliato.
Sashimi: rigorosamente crudo.
Il sashimi è un modo di cucinare il sushi. Si tratta di un piatto tipico della cucina giapponese a base, principalmente, di pesce e molluschi freschissimi serviti crudi. Per riconoscerne la qualità possiamo dedicare la nostra attenzione a due elementi: da un lato, la qualità della materia prima che dev’essere assolutamente fresca, dall’altro il taglio che dovrebbe portare sul piatto fettine di 1 cm di spessore. Dal punto di vista nutrizionale, il sashimi è più quotato del sushi poiché, essendo servito al naturale, mantiene intatte tutte le proprietà del pesce che gustiamo. Il fatto che il sashimi sia del semplice pesce crudo non significa che non possa essere accompagnato da altre pietanze: infatti, tra esse, spicca il wasabi, una pianta di origine giapponese appartenente alla famiglia delle Brassicacee e piuttosto piccante, da consumare in piccole quantità.
Molti associano la cucina giapponese al sushi e al sashimi, credendo che i giapponesi mangino tutti i giorni pesce crudo. Niente di più sbagliato. E’ vero che il pesce è l’ingrediente principale, ma esistono tantissimi altri ingredienti. Si può trovare la pasta come gli udon (spaghetti grossi di farina di grano) e soba (spaghetti fini di grano saraceno). Altri ingredienti sono il riso, la salsa di soia, il tofu, wasabi, carne e verdura.